REDAZIONE LUCCA

Lucchese - 91° minuto: lo sfogo. Gorgone: "Colpa mia? Cacciatemi"

Primo tempo "horror", con la difesa rossonera, che è andata letteralmente in tilt, già al primo affondo ed ha permesso...

Lucchese - 91° minuto: lo sfogo. Gorgone: "Colpa mia? Cacciatemi"

Primo tempo "horror", con la difesa rossonera, che è andata letteralmente in tilt, già al primo affondo ed ha permesso...

Primo tempo "horror", con la difesa rossonera, che è andata letteralmente in tilt, già al primo affondo ed ha permesso alla capolista di andare al riposo addirittura in vantaggio di tre gol, due dei quali realizzati su altrettanti, palesi calci di rigore propiziati, si fa per dire, da un Sabbione in evidente serata-no, da dimenticare.

Nella ripresa i rossoneri hanno cercato in maniera encomiabile di attaccare ed hanno raggiunto il gol con Magnaghi, al suo primo centro stagionale.

Gorgone che aveva avuto il coraggio, per così dire, di schierare subito la seconda punta, in sala stampa si è scatenato. "Nei duelli – ha detto – ci hanno surclassato, nel secondo tempo una partita diversa, ma male. Oggettivamente perdere alcuni giocatori è pesante, ma non è una scusa. Chiaro che andare sotto dopo 40 secondi... Ci siamo fatti dei gol da soli, ma il responsabile sono io. Preoccupato per il futuro? Se devo vedere alcune cose di stasera, sì: individualmente alcune cose da film horror. Errori nostri, meriti loro: cinquanta e cinquanta. Ma il primo tempo è stato vergognoso". Poi il trainer ha aggiunto: "Non butto a mare tutto, c’è tanta delusione, il responsabile sono io. L’unica cosa che posso aggiungere è che non sono qui per i soldi: posso anche congelare lo stipendio e si dovrebbero raccontare gli antefatti sul perché io sono qui. Io sono corretto e ho una sola parola. Non è mio compito dire queste cose: in due anni che sono qui non si sono focalizzate alcune cose e non spetta a me dirle. Io sto qui: ci sono miliardi di allenatori; io sto qui perché so bene il percorso della squadra. Sono due anni che sono con l’acqua alla gola; per me non è un problema, se lo è per qualcun altro... Ma se il problema sono io, prendete un altro allenatore". Parole chiarissime con un altrettanto chiaro destinatario: la società. O quello che rimane di essa.

Emiliano Pellegrini

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