
Tutto secondo copione. Lucchese e Sestri Levante hanno vinto i rispettivi incontri. E, così, rossoneri e "corsari" si ritroveranno di fronte il 10 e il 17 maggio prossimi per stabilire chi tra le due rimarrà in serie "C". Anche se non è scattata la "forbice", la squadra di Gorgone merita un grande applauso per aver lottato fino alla fine e per aver chiuso la stagione "regolare" con la vittoria sulla quotata, ma tranquilla, Torres.
Alla ribalta sono saliti Saporiti da una parte e Fischnaller dall’altra, autori entrambi di una doppietta, con il rossonero che è salito a quota 9, mentre il bomber di Greco ha timbrato il quattordicesimo cartellino ed ha scavalcato in classifica Magnaghi che ci ha provato. Bene anche Selvini che ha aperto le… danze nel corso di un primo tempo divertente e con quattro gol.
"I ragazzi – afferma Gorgone nel dopo gara – sono stati fantastici. Abbiamo fatto 27 punti nel girone di ritorno. Un po’ di delusione c’è sempre, ma la gente ha apprezzato quello che ha fatto la squadra ed è la cosa più bella di una giornata che ci lasciato un po’ di amaro in bocca. Facciamo un play-out con 14 punti di distacco dalla penultima e non è, sportivamente, corretto; ma è, naturalmente, corretto, vista la penalizzazione".
"Ora – aggiunge il trainer – ricarichiamo le batterie e ci andremo a confrontare contro un Sestri Levante che ha dimostrato di essere vivo. Andremo a Sestri, grazie all’impegno dei nostri dirigenti". Poi il tecnico ha gettato uno sguardo al prossimo futuro. "Sono convinto – ha detto – che questa squadra ha dentro una rabbia mostruosa che consentirà di prenderci sul campo quello che meritano. Vorremmo giocare dopodomani, ma ora è giusto staccare un attimo e ricaricarci. Recupereremo Tumbarello che è un gladiatore e anche Ballarini, ma ringrazio anche Catanese che è a casa: tutti hanno fatto qualcosa di fantastico. Anche i ragazzi della curva lo hanno notato: siamo un gruppo unito".
"Questa città – conclude Gorgone – merita una società seria, lo merita questa maglia. E faremo di tutto per mettere il primo mattoncino per un futuro diverso".
Emiliano Pellegrini
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