EMILIANO PELLEGRINI
Sport

Lucchese - Il futuro da chiarire. Le scadenze il primo banco di prova

La SLT, di fatto nuova proprietaria del club, dovrà far fronte a circa 700mila euro entro il 17 febbraio

Longo resta presidente: ma ora i nuovi proprietari devono spiegare cosa succederà

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Un giorno dovrebbero spiegarci che cosa ci azzecca uno studio associato di commercialisti con sede a Roma, la SLT – che ha un capitale di 20mila euro (10mila in più della Sanbabila) – con la Lucchese e, soprattutto, qual è lo scopo ultimo che ha indotto Alessandro Bui e Stefano Sampietro a rilevare il cento per cento delle quote della Sanbabila. Qualcuno non ci venga a raccontare che lo hanno fatto per aiutare la Lucchese o perché Lucca è una bella città, perché nessuno qui è nato ieri.

Comunque sia, c’è, intanto, un primo appuntamento per capire di che "pasta" è fatta la nuova proprietà – alla quale piace il basket femminile, dal momento che sia Bui che Sampietro sono stati o sono tutt’ora nell’Elite Basket Roma – e questo appuntamento è rappresentato dalla scadenza del 17 febbraio: quando si tratterà di sborsare una cifra intorno ai 700mila euro per saldare tre mensilità, tra stipendi e contributi, ai tesserati. Chi metterà fuori questi soldi per evitare che la Lucchese venga penalizzata? Lungi da noi l’idea che la SLT voglia iniziare con il piede sbagliato la sua avventura alla guida della vecchia e fin troppo bistrattata Pantera, perché sarebbe un fatto gravissimo.

Ma ci sono altri interrogativi che aspettano di avere una risposta chiara e che riguardano la definizione ufficiale dell’organigramma dirigenziale (composizione del nuovo consiglio di amministrazione, con la nomina dell’amministratore) e tecnico (ufficializzazione del ruolo di Luca Nember e scelta di un nuovo addetto stampa); e , più in generale, le strategie per l’immediato futuro. Ed ancora chi sarà a Lucca il referente della nuova proprietà, perché non crediamo che si possa gestire una squadra di calcio – con tutte le problematiche connesse – stando seduti nel proprio posto di lavoro che è a Roma.

Inoltre bisognerà anche capire se verranno saldate le piccole pendenze, si fa per dire, nei confronti dei vari collaboratori, perché tornano a circolare le voci di mancati pagamenti. In una parola: questo secondo passaggio di quote dalla Sanbabila alla SLT ha destato più di una preoccupazione tra i tifosi e non solo. A questo punto è importante che il Comune si muova e chieda un incontro urgente con la nuova proprietà. E’ vero che la Lucchese è una società privata e che l’amministrazione comunale non ha alcun potere per sindacare il suo operato; ma, siccome la Lucchese è anche un patrimonio della città, cioè di tutti, l’amministrazione ha il diritto-dovere di sapere chi sono i soggetti che la guidano.

Perché qui c’è da sapere, da Bui e da Sampietro, perché hanno deciso di diventare i proprietari della società rossonera, visto che sono dei neofiti del pallone, a quanto pare e, soprattutto, quali garanzie mettono sul piatto per evitare foschi scenari futuri, visti e rivisti negli ultimi anni. A scapito di Lucca e della Lucchese.

Emiliano Pellegrini

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