EMILIANO PELLEGRINI
Sport

Lucchese - Incertezze e speranze. Ora spunta un nuovo imprenditore

Non farebbe parte dei "romani" annunciati da Veli. Italiano, conosce il calcio: a giorni presenterebbe l’offerta

I tifosi sono parecchio disorientati: ma sperano che, alla fine, il caos si risolva

I tifosi sono parecchio disorientati: ma sperano che, alla fine, il caos si risolva

Ora "X". Ma voi siete davvero convinti che, domani, la Lucchese avrà una nuova proprietà? Mah! I più inguaribili ottimisti ci sperano, se non altro perché non vogliono minimamente pensare all’Eccellenza. Ci sono, invece, i realisti che ritengono che la notizia, diffusa dal "dg" Veli dopo la partita contro il Carpi, di una imminente chiusura della trattativa con un gruppo romano con "appendici" spagnole – (mentre la Slt aveva parlato di una sua trattativa con una "cordata" umbra in procinto di poter chiudere) – , sia destinata a fare la fine delle precedenti, cioè nel nulla. Forse qui non si è capito che, per salvare la Lucchese, servono, intanto, un milione di euro cash, più un altro milione e mezzo per arrivare alla fine della stagione.

Se questi signori, romani che siano oppure no, li metteranno sul piatto, benissimo. Stapperemo una bottiglia di champagne, perché vorrebbe dire che la Lucchese sarà salva; se, invece, si tratterà della solita promessa di una nuova trattativa, giusto per prendere tempo, allora la "palla" passerà inevitabilmente nelle mani del sindaco revisore Liban Varetti che, scaduti i sette giorni che aveva dato per avere una nuova "governance", con tanto di programmi per il futuro, senza una società credibile di fronte, potrebbe essere obbligato, per il ruolo che occupa, a portare i libri della Lucchese in tribunale.

E, poi, diciamo un’altra cosa, in modo che tutti la possano capire. Da quando il gruppo Bulgarella si è sbarazzato, in fretta e furia, senza che la parte acquirente avesse fatto la "due diligence" per quantificare in modo certo il debito della società rossonera, c’è stato qualcuno (Sanbabila o Slt che sia) che abbia messo un euro nella casse rossonere? A noi non risulterebbe. Del resto, se fosse avvenuto il contrario, non ci sarebbe stato bisogno che alcuni commercianti lucchesi mettessero fuori i soldi per pagare la trasferta di Sestri Levante oppure per contribuire a far aprire lo stadio in occasione del match contro il Carpi. In questa settimana serviranno dai 4 ai 5mila euro per sostenere le spese relative alla trasferta di venerdì sera a Pescara. Insomma, il tempo delle chiacchiere, dei "giochetti" sulla "pelle" della vecchia Pantera, stanno per scadere.

Ma ecco aprirsi, nella tarda serata di ieri, un nuovo "spiraglio" sulla vicenda. Un imprenditore italiano, ritenuto molto affidabile da parte di chi lo conosce e che si dice conosca benissimo le dinamiche legate al calcio di serie "C", sarebbe pronto a presentare alla proprietà l’offerta per rilevare la Lucchese, ma avrebbe chiesto un paio di giorni prima di dare una risposta, perché preoccupato per il forte indebitamento della società rossonera. Si tratterebbe, per quello che si è potuto capire, di un personaggio che non avrebbe nulla a che fare con il gruppo romano di cui ha parlato il "dg" Veli.

Emiliano Pellegrini

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