Per dare una svolta al campionato che ha preso una brutta china, servirebbero giocatori al top della condizione fisica. Invece, anche lunedì sera, contro l’Arezzo dell’"ex" Shaka Mawuli, in campo ci sarà una Lucchese "incerottata" a causa di due-tre elementi chiave (Sabbione, Catanese e Magnaghi) alle prese con acciacchi vari e nemmeno tanto leggeri.
Gorgone spera di recuperare almeno Sabbione e Magnaghi, ma, vista anche la squalifica di Fazzi, sarà ugualmente costretto, per l’ennesima volta, a varare un trio difensivo inedito o quasi. In fondo una delle cause della fragilità del reparto difensivo rossonero, al di là della mediocre caratura tecnica dei singoli, può essere dipesa proprio dal fatto che sono state pochissime le volte in cui il trainer ha potuto schierare il solito terzetto. Ma, dal momento che questa è la realtà, la Lucchese non ha altra scelta che quella di puntare sull’orgoglio, sullo spirito di reazione di chi andrà in campo, nel contesto di un derby molto complicato. Anche se l’Arezzo non vince in trasferta dalla decima giornata, quando si impose per 1 a 0 a Sestri Levante. La squadra di Troise non segna molto (18 reti), ma, a differenza della Lucchese, ha subìto soltanto 18 reti, contro le 29 dei rossoneri.
Dicevamo della difesa di emergenza che Gorgone sarà obbligato a mandare in campo. La composizione del terzetto dipende, a questo punto, da Sabbione. Se il giocatore avrà recuperato dal precedente infortunio, tornerà al centro del reparto, con Frison e Gasbarro ai fianchi; altrimenti spazio per Dumbravanu o Cartano, ricordando sempre che Fazzi è finito dietro la lavagna dei cattivi.
Le cose non vanno meglio nemmeno a centrocampo. Indisponibile Welbeck (che dovremmo rivedere solo all’anno nuovo) e con Catanese alle prese con la rottura del setto nasale, gli "abili e arruolati" rimasti sono: Quirini, Tumbarello, Djibril, Gemignani, Visconti ed Antoni.
Bisogna essere onesti nel riconoscere che Lucchese non ha più l’identità iniziale. A questo punto non si capisce perché non venga utilizzato, anche per un tempo limitato, Gucher, dal momento che, a centrocampo, mancano alternative valide.
In attacco sicuro Saporiti, con Magnaghi da valutare alla vigilia; altrimenti Costantino, più i vari Babacar, Sasanelli e Selvini, tutti, per altro, molto giovani. La speranza è che la Lucchese riesca a superare questo momento estremamente critico, cercando di conquistare più punti possibile, per poi passare la palla alla società, vecchia o nuova che sarà, che dovrà ricorrere al mercato di gennaio per rinforzare la squadra che, al di là di infortuni e squalifiche, ha bisogno di giocatori di categoria, con un briciolo di personalità in più rispetto a quelli arrivati in estate, in tutti i settori del campo. E’ quello l’unico modo per sperare di raddrizzare una "barca" che, altrimenti, rischia davvero di finire a fondo…
Emiliano Pellegrini
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