REDAZIONE LUCCA

Lucchese - La telenovela della cessione. Possibili tempi più lunghi per l’accordo

Le parole dell’"ad" Lo Faso fanno intuire una frenata della trattativa che comunque prosegue. Slitta l’annuncio sul nome del nuovo patron?

L’«ad» rossonero Lo Faso sembra far capire che ci sono ancora «nodi» sulla cessione

L’«ad» rossonero Lo Faso sembra far capire che ci sono ancora «nodi» sulla cessione

L’inattesa "apparizione" dell’amministratore delegato della Lucchese Lo Faso in sala stampa, al termine del vittorioso derby con il Pontedera, sembra che abbia avuto l’effetto di una frenata nella trattativa per il passaggio delle consegne dal gruppo Bulgarella ad un non ancora ben definito "pool" di imprenditori italo-canadesi nel settore della finanza che avrebbe come referente un broker veneto che conosce molto bene il direttore sportivo rossonero Claudio Ferrarese.

Qui si tratta di capire, al di là delle frasi fumose di circostanza, se è davvero questo gruppo disposto a rilevare la Lucchese o, se, invece, la trattativa, che sicuramente è in atto, è ad un punto morto, con il rischio che possa addirittura saltare. E’ anche vero, stando a quanto dichiarato da Lo Faso, che, di scritto, non c’è ancora nulla, ma che, comunque, la società, vecchia o nuova che possa essere, farà fronte alle scadenze di metà dicembre. E, questo, è sicuramente l’aspetto più importante emerso dalle affermazioni di Lo Faso, perché scongiura qualsiasi tipo di penalizzazione per la squadra. Tornando a bomba, non vorremmo che Claudio Ferrarese si fosse spinto un po’ troppo in avanti, pensando che il discorso cessione-acquisizione della società si potesse completare nel giro di poche settimane, mentre ci sono ancora molti "nodi" da sciogliere prima che la trattativa vada in porto. Comunque sia, aspettiamo di vedere gli sviluppi che dovrebbero esserci nei prossimi giorni e che dovrebbero permettere a Ferrarese di annunciare, come da lui promesso, il nome o i nomi dei nuovi proprietari.

Del resto non ci sembra che lo stesso "ad" rossonero abbia detto in modo chiaro se il gruppo Bulgarella è intenzionato ad andare avanti oppure che sta cercando, come è più verosimile, un acquirente serio, disposto ad accollarsi un debito di alcuni milioni di euro, oltreché a portare avanti la gestione ordinaria fino alla fine del campionato. Siccome tutto questo Lo Faso non lo ha detto, allora è vero che l’attuale gruppo dirigente ha deciso, da tempo, complice anche la malattia del presidente Bulgarella, di farsi da parte. Per una volta, è possibile parlare in modo chiaro e trasparente affinché tutti capiscano, dal momento che fino ad oggi si è andati avanti con mezze verità?

Passando alla squadra, queste alcune cose da sottolineare nel giorno del primo successo casalingo della stagione: le giuste scelte di Gorgone (Fazzi "regista" difensivo centrale, Quirini libero di difendere e al tempo stesso di andare a fare l’attaccante aggiunto), con la riconferma di Magnaghi come terminale offensivo, supportato da Saporiti. Ora resta da capire quale sarà la prossima mossa su Gucher, dopo l’esordio stagionale.

Emiliano Pellegrini

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