EMILIANO PELLEGRINI
Sport

Lucchese - La telenovela in riva al baratro. Mancini rinvia la "presentazione" alla città

Il nuovo proprietario: "Clima ostile". Oggi snodo decisivo: se non arrivano i bonifici, i rossoneri potrebbero "scioperare" a Pontedera

I rossoneri aspettano «segnali» concreti: ma oggi decideranno se giocare o meno

I rossoneri aspettano «segnali» concreti: ma oggi decideranno se giocare o meno

Benedetto Mancini – che fino a ieri mattina in Camera di commercio non figurava ancora come nuovo proprietario della Lucchese – ha recitato un copione già visto a Terni e ad Ascoli: vale a dire quello di promettere di illustrare il suo progetto sportivo come nuovo "patron" del club, nel corso di una conferenza stampa, che avrebbe dovuto svolgersi ieri mattina allo stadio; ma, poi, all’ultimo momento, ha cambiato idea. E’ stato il "dg" Veli, mercoledì sera, intorno alle 22, a mandare un messaggio telefonico, spiegando le ragioni per le quali Mancini ha annullato la conferenza.

"La Lucchese 1905 – si legge nel messaggio – , nella persona del presidente Benedetto Mancini, preso atto del clima di profonda ostilità, manifestato sin qui da numerosi esponenti della stampa locale e, in generale, tenuto conto della ingiustificata diffidenza riservata alla neoinsediata proprietà, sulla scorta di pregiudizi del tutto inaccettabili, nel pieno interesse del Club, ritiene di voler annullare l’incontro con la stampa fissato per la giornata di giovedì 3 aprile, rinviando la conferenza stampa di presentazione dei programmi ed obiettivi della nuova proprietà alla prossima settimana, dopo aver regolarmente adempiuto alle incombenze di pagamento ereditate".

Scuse belle e buone, signor Mancini. Quanto al clima "ostile" e a tutto il resto, dovrebbe porsi lei stesso la domanda e darsi la risposta. Ma andiamo oltre. Se non sbagliamo, lo stesso imprenditore romano aveva lasciato intendere che, ieri mattina, magari assieme all’amministratore unico della Lucchese, Nicola D’Andrea, sarebbe tornato a Lucca, dopo la visita lampo fatta alla squadra a Saltocchio, per andare in banca e cambiare le firma sul conto; ma, a quanto risulterebbe, non si sarebbe visto nessuno.

A questo punto non rimane che aspettare oggi, per vedere se saranno partiti i bonifici verso i tesserati relativi a vecchie spettanze, in mancanza dei quali potrebbe scattare lo "sciopero" dei giocatori per la gara di domani a Pontedera. Comunque c’è una data per capire in maniera chiara e inconfutabile se Mancini manterrà o no le promesse: quella del 16 aprile, quando è prevista una nuova scadenza federale che, se non sarà rispettata nemmeno quella, comporterà, non solo nuovi pesanti punti di penalizzazione – da scontare, in questo caso, nella prossima stagione – , ma che potrebbe indurre il sindaco revisore Varetti a prendere la drastica decisione di portare i libri in tribunale.

E, sempre oggi, dovremmo conoscere le decisioni della squadra in merito al ventilato "sciopero" in occasione della trasferta di Pontedera. Dopo la dura presa di posizione, che a quanto pare non ha sortito l’effetto sperato, sembra che nel gruppo stia prendendo corpo l’idea di andare avanti fino alla fine, come promesso, del resto, nelle settimane scorse e, dunque, di scendere regolarmente in campo al "Mannucci". Toccherà al "diesse" Ferrarese – che si è visto, tra l’altro, respingere il ricorso avverso l’inibizione fino al 20 maggio prossimo – , comunicare ufficialmente le decisioni della squadra.

Emiliano Pellegrini

Continua a leggere tutte le notizie di sport su