Ma che canguro? Il simbolo della Lucchese è e rimane la vecchia e gloriosa pantera. Almeno per ora, perché, ogni giorno parte... un treno e, dunque, è presto per scrivere la parola fine su questo tormentone della sempre più intricata vicenda societaria rossonera.
Riassumiamo. Per la seconda volta nel giro di tre anni imprenditori australiani stanno cercando di sbarcare a Lucca, ma, a quanto pare, senza successo. Il primo è stato Nicki Scali, nel 2022, a manifestare il proprio interesse per la Lucchese, per, poi, ritirarsi in buon ordine. Ora è il turno della Racing City Group del duo Davis-Pagniello, con sede negli Emirati Arabi (ma non era a Londra?), tramite l’ex patron del Chieti, Ettore Serra – presente in tribuna al "Porta Elisa" l’altra sera, nella gara vinta di rossoneri contro l’Ascoli – , ad uscire allo scoperto, ma ad una precisa condizione: o tutto o niente. Come dire che, al gruppo australiano, non interesserebbe fare da finanziatore alla Sanbabila, attuale proprietaria della Lucchese. Quella specie di "aut aut" ha innescato una decisa presa di posizione da parte della Sanbabila che lo ha ribadito in una nota ufficiale.
"In riferimento – si legge – alle notizie apparse su alcuni organi di stampa, inerenti una presunta nuova cessione del club, la società doverosamente precisa come, una simile ipotesi, sia destituita di qualsivoglia fondamento. La Lucchese 1905 è attualmente in mani solide e la dirigenza sta lavorando alacremente, sin dal primo giorno, per il raggiungimento degli obiettivi prefissati per la stagione in corso e per quelle a venire. Un impegno costante, che vede quotidianamente tutti concentrati e stretti attorno, al mister e ad un gruppo di ragazzi dalla tempra straordinaria".
Il presidente Longo non nega di aver incontrato l‘emissario della Racing Group, ma, dice, per "una logica di cortesia ed educazione doverosa". Così come potrà essere incontrato, con il medesimo spirito, chiunque dovesse presentarsi. Ma, da parte della proprietà che è appena arrivata ed è all’inizio di un percorso di più anni, non c’è, in base a queste dichiarazioni, minimamente l’intenzione di passare la mano proprio ora che si è iniziato. Ma la Sanbabila, da sola, con quei 10mila euro di capitale, può gestire la Lucchese? Sembrerebbe di no. Infatti, durante la presentazione, il presidente Longo aveva dichiarato che la società stava cercando nuovi finanziatori per supportare l’operato della Sanbabila. Chiaro, no? Finanziatori che, al momento, non sono quelli della Racing, perché loro vorrebbero acquistare il cento del cento della Lucchese, fatto che comporterebbe una immediata uscita di scena dei vari Longo, Veli, Matarese e Bruno. E allora? O sarà trovato un accordo con il gruppo australiano (che sui social manifesta ottimismo nel poter formalizzare un accordo con Longo) oppure la Sanbabila dovrà cercare altrove nuove e indispensabili risorse economiche per portare avanti la Lucchese.
Infine c’è da registrare un’ulteriore sottolineatura fatta su Noitv dal presidente Longo che, oltre a confermare il dialogo esistente con la Racing nello spirito del comunicato ufficiale fatto pervenire alla stampa in merito, ha ribadito che lui sarà presidente della Lucchese, ma non il legale rappresentante della Sanbabila, le cui quote saranno acquisite dai famosi preannunciati nuovi investitori e che, eventualmente, saranno loro a valutare se andare avanti o meno nelle trattative con il gruppo "australiano" interessato al club.
Emiliano Pellegrini
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