EMILIANO PELLEGRINI
Sport

Lucchese - La tempesta perfetta. Gorgone & C. per ora non mollano

Riconfermato ieri l’impegno. Longo ha convocato l’assemblea per il 25 febbraio per eleggere il suo successore

I rossoneri. ascoltano le parole di Ferrarese e Gorgone: per ora non mollano

I rossoneri. ascoltano le parole di Ferrarese e Gorgone: per ora non mollano

Autogestione. Da ieri la Lucchese è in autogestione, vista la assoluta mancanza della società. Questo vuol dire che allenatore e giocatori dovranno mettere fuori soldi propri per far fronte alle spese correnti (affitti, pranzi, cene, etc.), fino a fine stagione, a meno che non arrivi un aiuto da parte di qualche "benefattore" lucchese che, intanto, potrebbe pagare il costo della trasferta di domenica a Sestri Levante. Perché, in caso contrario, toccherà alla squadra farsene carico. Squadra che si è ritrovata ieri mattina allo stadio per decidere il da fasi. Per il momento è stato deciso di andare avanti. Nei prossimi giorni è previsto un incontro con i rappresentanti dell’Associazione italiana calciatori per capire come muoversi, quali iniziative intraprendere.

Sul fronte squadra brutte notizie per Tumbarello che si è presentato allo stadio con le stampelle a causa di una distorsione al ginocchio destro che si è procurato nel corso della partita contro il Perugia. Per lui si parla di uno stop abbastanza lungo che priverà la Lucchese di uno dei cardini della squadra e tra i giocatori più in forma.

Intanto la vicenda di quella che è tutto meno che una società, si è arricchita, ieri, di un nuovo sconcertante, incredibile, episodio: le dimissioni dell’avvocato Giuseppe Longo che, appena un mese fa, aveva promesso di voler rimanere a lungo alla guida della Lucchese. E’ stata una delle tante bugie messe in atto da persone che hanno preso in giro una intera città e che hanno affossato una squadra che, da ieri, se il campionato fosse finito, sarebbe salva. Ecco che cosa ha dichiarato Giuseppe Longo. "Il clima di comprensibile contestazione e diffidenza che sin dal mio arrivo a Lucca ha accompagnato il mio operato – ha affermato in una nota Longo – mi ha indotto a rassegnare le mie dimissioni irrevocabili da tutte le cariche (amministratore e presidente Lucchese e amministratore della Sanbabila) trasmesse agli organi competenti sin dalla giornata di domenica, ma che rendo noto solo dopo la partita di ieri, tenuto conto del clima di tensione che vi era intorno alla squadra e al mister".

"In questo mese complesso – ha continuato Longo – ho solo cercato di fare il mio dovere, attuando una transizione dalla vecchia società ai nuovi proprietari della Lucchese e, quindi, ritengo che, oggi, il mio compito sia terminato. La Lucchese ha bisogno di un presidente che sia presente quotidianamente e che risolva sul posto le problematiche che si verificano sistematicamente e quella persona non posso in alcun modo essere io, atteso che i miei impegni di lavoro mi impediscono, spesso, di muovermi dalla mia città".

"Chiedo scusa – ha concluso Longo – per tutti gli errori che ho commesso, ma rivendico con forza che ogni scelta è stata attuata da parte mia in perfetta buona fede e senza fini ulteriori. Credo che oggi sia necessario uno sforzo collettivo da parte di tutta la città, comprese le istituzioni pubbliche, per trovare una soluzione alla questione della Lucchese".

Infine Longo ha annunciato che, per il 25 febbraio, è stata convocata l’assemblea della società che dovrà nominare un nuovo amministratore ed il presidente, compito che, a questo punto, spetterà alla SLT Associati di Roma, quale socio unico anche della Sanbabila Srl.

Emiliano Pellegrini

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