Dunque le "mani sicure" nelle quali sarebbe finita la Lucchese sono quelle della "Sanbabila" di Milano che, da due giorni, ha acquisito il cento per cento delle quote sociali che erano detenute dal gruppo Bulgarella.
Della "Sanbabila" sappiamo che è una srl attiva dal 2022, che ha un capitale di 10mila euro e che si occupa, principalmente, di gestione strategica, amministrativa e patrimoniale di società, ma anche di molto altro, come la detenzione di brevetti e l’acquisizione di immobili. Dell’avvocato di diritto canonico Giuseppe Longo – attualmente nel cda di un ente ecclesiastico, che ha materialmente portato avanti la trattativa conclusasi due giorni fa con la firma di fronte ad un notaio di Pisa – sappiamo che ha 54 anni, che è napoletano e che è l’amministratore unico della "Sanbabila srl". Fin qui le cose certe.
L’altra cosa abbastanza scontata è che la nuova proprietà farà gestire l’aspetto sportivo a propri uomini di fiducia (allenatore e direttore generale) dei quali molto presto conosceremo nomi e cognomi. Ormai bisogna aspettare la prossima settimana, quando l’avvocato Longo sarà a Lucca (mercoledì 22 gennaio) per illustrare i programmi a breve, medio e lungo termine della Lucchese.
Queste, dunque, le cose certe che sappiamo. Poi ci sono molti altri aspetti da chiarire, il principale dei quali riguarda il nome e le attività degli imprenditori che garantiranno alla "Sanbabila" le risorse economiche necessarie per fare fronte ai gravosi impegni economici da sostenere di qui alla fine della stagione, E si parla, come minimo, di oltre un milione e mezzo di euro, tra stipendi, contributi ed oneri vari.
Vedrete che quei nomi non salteranno fuori, ma fa lo stesso. L’importante è che il "porto" nel quale ha attraccato la traballante navicella rossonera sia un porto davvero "sicuro", come è stato più volte dichiarato sia da Lo Faso che da Conte, ormai, rispettivamente, ex amministratore delegato, il primo ed ex "dg" della Lucchese, il secondo, con quest’ultimo che non si capisce perché sia stato… scomodato, quando il tutto avrebbe potuto essere gestito, come ha sempre fatto, dallo stesso Lo Faso.
Il giudizio sulla nuova proprietà potrà essere dato dopo che la stessa avrà mosso i primi passi sotto l’aspetto sportivo che vanno dalla scelta del nuovo allenatore a quello del nuovo "diesse", dai movimenti di mercato, sia in uscita, che soprattutto in entrata. In base a chi verrà a rinforzare la squadra, si potrà capire meglio quante possibilità avrà la Lucchese di tirarsi fuori dalle sabbie mobili del fondo classifica. Non è da escludere che possano essere giocatori di età che conosce ovviamente la nuova proprietà, attraverso propri consulenti tecnici. L’importante è che non siano fermi da diversi mesi.
La curiosità si sposta già sul nome del nuovo possibile trainer nella ipotesi, probabile, che Gorgone venga esonerato (intanto, sabato, a Rimini, in panchina ci sarà Testini). Il nome che sembra riscuotere i maggiori consensi è Agenore Maurizi, sessantenne di Colleferro, che, nella sua lunga carriera, ha guidato Massese, Scafatese, Cavese, Pergocrema, Viareggio, Treviso, Paganese, Ischia, Lupa Roma, Reggina, Teramo, Latina, Viterbese, Grosseto, Vis Artena della capitale e, fino al 28 ottobre dello scorso anno, Roma City.
Emiliano Pellegrini
Continua a leggere tutte le notizie di sport su