E’ vero che la Lucchese è una società privata e che il Comune non ha alcun titolo per interferire sulla cessione del club, ma è anche un patrimonio della città. E, allora, in questo contesto, il Comune (che è proprietario dello stadio), ha i titoli per esprimere il proprio pensiero e la preoccupazione se, alla fine, dovesse passare nelle mani di "soggetti ritenuti non idonei", come scritto nel comunicato diramato dall’ amministrazione comunale. Stando così le cose, dovrebbe essere l’"ad" della Lucchese, Ray Lo Faso, a rispondere alle osservazioni fatte dal Comune. Ma non solo. Il numero due della società dovrebbe dire in modo chiaro a che punto è il "closing", dal momento che il "dg" Conte aveva dichiarato, dopo la partita con la Spal, che lo stesso si sarebbe concluso nel giro di qualche giorno e che l’eventuale ribaltone tecnico (esonero di Gorgone e Ferrarese) sarebbe spettato ai nuovi proprietari.
Non è che, per caso, la recente presa di posizione del Comune abbia, in qualche modo, fatto… raffreddare l’interesse per la società "ABC" di Roma? Non è da escludere.
Del resto crediamo che la Lucchese che verrà, se verrà, abbia tutto l’interesse ad avere buoni e costruttivi rapporti con l’amministrazione comunale, come avvenuto fino ad oggi e come ha sottolineato in un suo post l’assessore allo Sport, Fabio Barsanti che, tra l’altro, ha scritto: "…ricordo che, senza gli interventi fatti o programmati in questi due anni, la Lucchese avrebbe rischiato l’iscrizione perché senza stadio oppure di giocare a porte chiuse. La spesa è stata fatta per un impianto della comunità e per la Lucchese, non certo per i singoli imprenditori che passano, sono passati e passeranno".
In attesa di un doveroso chiarimento da parte di Lo Faso, la squadra ha ripreso, ieri mattina, la preparazione in vista della trasferta di sabato prossimo a Rimini. Oggi si conoscerà l’entità della squalifica di Gorgone, allontanato venerdì scorso durante la gara con la Spal. Il trainer rischia di nuovo due giornate di squalifica, essendo recidivo. Dunque toccherà ancora a Testini guidare la squadra al "Neri". Il vero problema è capire in quali condizioni mentali sta lavorando il gruppo, senza sapere chi la guiderà dopo Bulgarella. Merita, infine, dare una occhiata alla classifica. Se, da una parte, hanno perso Legnago (punti 14), Sestri Levante (16) e Milan Futuro (17), è anche vero che la Spal è salita a 23 (+4 sui rossoneri). La zona salvezza diretta non sarebbe, poi, molto lontana (Gubbio 25, Pontedera 24); ma servirebbe, da parte della Lucchese, una decisa inversione di tendenza, auspicabile, ma molto difficile, anche alla luce dei prossimi impegni più vicini (Rimini fuori, Ascoli in casa, Pianese e Milan Futuro in trasferta).
Emiliano Pellegrini
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