Motociclismo - La novità. Malagoli fa anche il coach

Il 15 e il 16 giugno insegnerà in Umbria, a Magione, a giovani piloti europei

Motociclismo - La novità. Malagoli fa anche il coach

Motociclismo - La novità. Malagoli fa anche il coach

Una griglia di venti piloti, provenienti anche da Spagna ed Austria che, abbassata la visiera, aspetteranno il semaforo verde per la prima delle due gare previste che si terranno il 15-16 giugno all’autodromo nazionale dell’Umbria, a Magione. Tra questi, però, non ci sarà Emiliano Malagoli, il pilota con protesi di Montecarlo. In questa occasione, infatti, cambierà ruolo. Il fondatore della "Diversamente Disabili" – l’associazione onlus che da anni si occupa di avvicinare ragazzi e ragazze al mondo delle due ruote, pilota anche lui della European Handy Bridgestone Cup – , non prenderà parte alle gare, ma sarà presente in veste di coach dei ragazzi. Un modo per insegnare ai giovani come si guida una moto sotto il profilo tecnico, ma anche della sicurezza.

Malagoli ebbe un terribile incidente anni fa che gli ha cambiato totalmente la visione del mondo e, grazie alla sua tenacia, è riuscito a creare una serie di opportunità per essere di aiuto a tutti coloro stanno vivendo questa situazione.

"Diversamente Disabili" ha fatto molto per migliorare la qualità della vita di queste persone. Emiliano Malagoli lo conosciamo per le sue imprese sportive e per le attività che porta avanti per l’associazione, di cui è fondatore e presidente. In particolare, contro tutto e tutti, in questi anni si è battuto perché ragazzi con disabilità potessero tornare in moto e conseguire la patente "AS", grazie a dei corsi specifici e all’utilizzo di moto omologate messe a disposizione. Forse non tutti lo sanno, ma, prima di avere l’incidente e subire l’amputazione della gamba destra, il pilota di Montecarlo lavorava nella sua ditta come conducente di autobus da turismo. Da qualche anno ha ripreso entrambe le patenti "CS" e "DS", ovvero quelle per camion e autobus, ma con l’obbligo di spostamento dell’acceleratore da utilizzare con il piede sinistro e l’utilizzo di cambio automatico. Una situazione necessaria per le sue condizioni fisiche, ma, comunque, non particolarmente comoda.

Proprio per semplificare questa condizione, Malagoli ha tirato fuori ancora una volta tutta la sua pragmaticità e lungimiranza che hanno portato ad un ribaltamento positivo e inaspettato della condizione. Grazie alla collaborazione del centro protesi "Inal" di Budrio – che ha preparato una protesi ad hoc seguita da una prova al simulatore – , ha potuto presentarsi davanti alla commissione medica di Lucca ed effettuare le prove di guida di autobus e camion, dimostrando di poter accelerare con la protesi senza bisogno di ulteriori modifiche ai mezzi. Il suo non è solo un traguardo individuale, ma è un vero e proprio apripista per tutti quei disabili che, ogni giorno, incontrano numerosi limiti e restrizioni per la guida.

Massimo Stefanini

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