
Capitan Meucci (a destra, nella foto) torna a disposizione di Venturi
La location sarà fantastica. Piacenza-Tau, penultima giornata del campionato, si giocherà nel maggiore stadio cittadino, il "Garilli", laddove i biancorossi emiliani hanno conosciuto la serie "A", tra la fine degli anni Novanta del precedente secolo e i primi del Duemila.
Una stagione da dimenticare, però, attualmente, per il team allenato da Rossini che, vincendo contro la formazione di Altopascio, sarebbe matematicamente salva. Anche se, probabilmente, il Piacenza lo è già, considerando la "forbice" e la penalizzazione di 15 punti inflitta allo Zenith Prato, contro cui giocherà nell’ultimo turno.
Tra dicembre e gennaio la squadra della città soprannominata la "Primogenita" (perché nel 1848 fu la prima città italiana a votare con un plebiscito l’annessione al Regno di Sardegna) sembrava destinata alla retrocessione. Eppure era partita con ambizioni di promozione. Si salverà, ma non è in un grande momento. Ha vinto a Riccione prima di Pasqua, ma questa è stata l’unica affermazione nelle ultime sette prove. In casa non vince dal 1° marzo.
Il Tau, invece, nel girone di ritorno, ha vinto più fuori casa (quattro volte) che al "Comunale". All’andata 3-1 per il Tau. Amaranto che, privi di Bongiorni squalificato (tre giornate), con Meucci al rientro e Rinaldini da valutare, cercano il terzo posto, adesso distante una lunghezza e detenuto dal Lentigione, di scena a Ravenna, contro un avversario ormai demotivato. La formazione di Venturi, dopo Piacenza, chiuderà contro la Pistoiese. Poi i play-off.
Intanto, la "Juniores" nazionale, dopo aver conquistato la finale play-off grazie al pari nei 120’ contro il Grosseto (per la miglior posizione in classifica), ha superato la Fezzanese per 1-0, accedendo, così, alla fase nazionale contro, guarda il caso, il Piacenza. Ottimo risultato che conferma il buon percorso fatto.
Venturi analizza, così, invece, il match contro il Picenza dei "grandi". "Siamo stati meno brillanti – dice – con il Tuttocuoio, anche se, in dieci per tutta la ripresa, non era facile. Dobbiamo recuperare maggiore intensità, anche in vista dei play-off. Il Piacenza? Grande stadio, avversario blasonato che ha avuto una cattiva stagione".
Massimo Stefanini
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