MASSIMO STEFANINI
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Serie "D» - Girone "D». Lentigione-Tau nel segno del cinque

Nel segno del cinque. Quinto posto, l’ultimo utile per i play-off (più sette sull’Imolese sesta); quinto miglior attacco; quinta miglior...

Nel segno del cinque. Quinto posto, l’ultimo utile per i play-off (più sette sull’Imolese sesta); quinto miglior attacco; quinta miglior difesa. Il Lentigione (oggi alle 14.30, arbitro Palmisano) è l’avversaria del Tau Altopascio per la giornata numero ventisette del campionato, l’ultima prima della sosta per la partecipazione della Rappresentativa di serie "D" al Torneo di Viareggio.

All’andata gli emiliani si imposero 2-1. Stavolta si gioca nella frazione del Comune di Brescello, in provincia di Reggio Emilia, dove Guareschi ambientò le vicende di Don Camillo e del sindaco Peppone. Brescello che, calcisticamente, è salito agli onori delle cronache negli anni Novanta e Duemila, quando incrociò diverse volte la Lucchese in "C". Memorabile la sfida alla Juventus in Coppa Italia.

L’avversario degli amaranto della Piana è il Lentigione, squadra della frazione. Da quando la formazione gialloblu allenata da Stefano Cassani (il figlio di Davide, l’ex commissario tecnico della Nazionale di ciclismo) è nell’orbita della Immergas, ha conosciuto i fasti maggiori, con la prima storica promozione in serie "D" e a vincere nel 2015 il campionato di Eccellenza Emilia-Romagna 2014-2015 e la prima edizione della Supercoppa Regionale, riconquistando, dopo quattordici anni, la serie "D" (cioè il massimo campionato dilettantistico del calcio italiano).

Il team reggiano è reduce dal successo di Riccione, dove ha mantenuto inviolata la porta: non accadeva dal primo dicembre. Nel girone di ritorno 3 successi, 4 pareggi e 2 ko.

Sul fronte altopascese la formazione di Venturi lamenta diverse assenze: oltre ai vari Lombardo, Negro e Rinaldini infortunati, c’è capitan Meucci squalificato. Venturi analizza così la gara. "Il Lentigione – afferma il trainer – ha mantenuto le premesse del campionato: volevano fare un torneo di vertice, hanno una “rosa” ampia e valida dal punto di vista tecnico. Le defezioni? Abbiamo lavorato bene, nonostante l’emergenza, giocheremo allo stesso modo. Il campionato di serie “D” è migliorato, il livello si è alzato: ci sono giocatori che arrivano dalla “C”, allenatori di nome e giovani che vengono a fare esperienza dopo aver giocato nella “Primavera” di grandi squadre. Ci sono capoluoghi di provincia e realtà più piccole".

Massimo Stefanini

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