Ravenna
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Tau Altopascio
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RAVENNA (5-3-2): Fresia; Milan, Onofri (31’ st Calandrini), Esposito, Venturni, Rrapaj; Lordkipanidze (31’ st Agnelli), Rossetti, Biagi; Lo Bosco, Di Renzo (25’ st Manuzzi). (A disp.: Galassi, Mandorlini, Guida, Crosariol, D’Orsi, Drapelli). All.: Marchionni.
TAU ALTOPASCIO (5-3-1-1): Cabella; Ivani, Lombardo, Maucci, Biagioni (49’ st Grossi), Zanon; Bruzzo, Bernardini, Manetti (33’ st Sichi); Gonzi (20’ st Andolfi, 45’ st Negro); Motti (38’ st Bongiorni). (A disp.: Azioni, Bartelloni, Lucchesi, Nistri). All.: Venturi.
Arbitro: Giordani di Aprilia.
Note: angoli 3 a 4; ammonito: Bernardini; recupero: 1’ e 7’.
RAVENNA - Con una prestazione accorta e di contenimento, il Tau interrompe la marcia del Ravenna che veniva da 5 vittorie di fila e conserva la vetta. Fra i padroni di casa c’è Di Renzo in attacco al posto di Manuzzi. Venturi, ex terzino ravennate in "B", abbandona il "4-3-1-2", per un "5-3-1-1" più coperto, cercando di fare la partita sulle ripartenze. La capolista mostra subito le proprie credenziali. Ci vuole il miglior Fresia per neutralizzare il tap-in da sotto misura di Motti, sulla verticalizzazione di Zanon. Poi arrivano i problemi. Al 18’ Di Renzo gira al volo in area: respinta di Cabella.
Il Ravenna, poi, prende possesso dell’iniziativa. Al 20’ ci prova Lordkipanidze con un sinistro dal limite. Al 21’ Di Renzo si ritrova sul sinistro la palla da mettere dentro, ma la conclusione da sotto misura è troppo pulita sulla "figura" di Cabella che blocca. Il Tau si difende con ordine, ma lascia, comunque qualche spazio. Al 24’ i toscani reclamano un rigore per fallo di Onofri su Motti lanciato a rete in contropiede. Il Ravenna rifiata e il Tau si distende. Al 34’, sulla punizione di Lombardo, è attento Fresia (la sfera gli rimbalza davanti).
Nella ripresa il canovaccio non cambia. Il Ravenna dà l’assalto alla capolista che gioca di rimessa. Allo scadere è costretto ad uscire Andolfi per una ferita al capo. Al 48’ il Ravenna reclama un rigore (mano di Lombardo), ma il guardalinee aveva fischiato un fuorigioco. Nell’ultima azione un diagonale di Calandrini costringe Cabella alla deviazione.
Roberto Romin
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