A Pistoia per il titolo d’inverno. Il Tau prova l’impresa nell’ultima gara del girone di andata e del 2024. Poi la sosta natalizia. Al "Melani", senza Atzeni e con Biagioni in dubbio, sarà un test difficile. Anche il Forlì, l’altra capolista a pari merito, a quota 36, avrà un compito arduo, quello sul terreno dell’Imolese. Sulla carta, tra le tre pretendenti al titolo d’inverno, sta meglio il Ravenna, un punto sotto le due battistrada, ma con un impegno, in teoria, più morbido, al "Benelli", contro il Progresso.
La formazione amaranto, però, deve pensare agli orange. Una compagine blasonata (anche una stagione in serie "A", nel 1980-’81, diverse anche in "B" e in "C" negli anni ‘70 e ‘80 del precedente secolo) e che, in questo torneo, avrebbe dovuto recitare un ruolo da protagonista, come Forlì e Ravenna.
Il Tau è una specie di intruso nella lotta per la promozione. Pistoiesi che, invece, sono mancati all’appello, a otto punti dal Tau. Squadra cambiata dal mercato: infatti ha vinto quattro delle ultime sei sfide; non pareggia dal match con l’Imolese, a ottobre. Orange attualmente sesti, fuori anche dalla zona play-off. In casa mai un pareggio: cinque successi e due ko. Solo cinque le reti subìte a domicilio, solo Forlì e Prato con quattro fanno meglio.
La squadra di Altopascio non vince in trasferta da due mesi: da San Mauro di Romagna. Nelle ultime quattro partite in viaggio, per gli amaranto, una sola rete realizzata, su rigore, a Ponte a Egola, contro il Tuttocuoio. Curiosamente c’è stato un match tra Tau e Pistoiese, la scorsa estate, in amichevole e finì 0-0. Per l’"ex" Venturi (foto) non sarà una giornata come le altre, come lui ha già dichiarato nei giorni scorsi. Il tecnico fotografa, così, l’incontro. "Il titolo d’inverno – afferma – è la questione che ci deve interessare meno; noi dobbiamo concentrarci sul fatto di poter continuare il trend positivo; gara più importante per loro che per noi. Sarà la giornata arancione, avranno un buon pubblico a sostenerli: dobbiamo pensare alla nostra prestazione, non farci influenzare dall’ambiente. Sono curioso di verificare come ci comporteremo di fronte ad un team prestigioso. Abbiamo visto con il Piacenza che si tratta di sfide interessanti con club di blasone".
"Ci sono molti “ex”? Questo – conclude il trainer – non deve farci spostare di una virgola l’approccio. C’è il fattore emotivo, ma bisogna rimanere razionali".
Massimo Stefanini
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