Serie "D» - Il punto. Tau miglior attacco di quarta serie. Nessuno come gli amaranto

Il miglior attacco d’Italia a livello di serie "D": nessuna delle 160 squadre dei nove gironi ha realizzato 7 gol...

Tau miglior attacco di quarta serie. Nessuno come gli amaranto

Simone Venturi

Il miglior attacco d’Italia a livello di serie "D": nessuna delle 160 squadre dei nove gironi ha realizzato 7 gol in due partite. Un bel record. Ce ne sono anche tre subiti, ma adesso prevale la filosofia di Zemanlandia, basta farne uno in più degli avversari.

E’ calcio champagne quello del Tau Altopascio che ha sbancato il "Romeo Galli" di Imola, adiacente all’autodromo, sgommando in testa alla classifica a punteggio pieno. Sono in due a comandare: oltre agli amaranto, la sorprendente matricola del Cittadella Vis Modena. La neopromossa ha questo nome perché arriva dal quartiere dell’antica fortezza della città della Ghirlandina. Sei punti in due gare. E pensare che il Televideo Rai assegna solo il pareggio per 2-2. Ma fa niente.

Il Tau si è aggiudicato una gara difficile. L’Imolese, retrocessa due stagioni fa dalla "C", si è dimostrata ben altra pasta rispetto all’arrendevole San Marino. Un primo tempo celestiale, un gioco brillante da parte degli amaranto, fatto di palleggio, geometrie, verticalizzazioni. Roba da stropicciarsi gli occhi. Poi un centravanti di altra categoria, perché, in questo momento, Andolfi è un valore aggiunto. La sua doppietta aveva illuso. Gli emiliani sono ritornati in campo, nella ripresa, a testa bassa e in un quarto d’ora hanno rimesso in carreggiata il match.

Da sottolineare anche gli errori difensivi dei lucchesi in occasione del secondo gol dei rossoazzurri di De Francisci. C’era da temere, addirittura, di perderla, visto l’entusiasmo crescente dei padroni di casa. Partita in bilico fino all’ultimo, fino alla zampata decisiva di Lombardo al 95’.

Ora c’è bisogno di recuperare Zanon e gli acciaccati. Domenica prossima, al "Comunale", arriva il Riccione e sarà un’altra battaglia. Ma i timori sul nuovo girone sono stati spazzati via. Anzi, la squadra ha giocato due partite in maniera ottimale, pratica, concreta, vincente, ma anche assai bella da vedere. C’è ottimismo per il futuro che, adesso, si chiama Riccione, domenica prossima.

Venturi non vuole sentire parlare di altro. Lo aveva dichiarato in sede di presentazione del match di Imola. Step by step.

Mas. Stef.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su