Il gran giorno è arrivato. Forlì-Tau Altopascio è, senza dubbio, una svolta del campionato, anche se non sarà decisiva, visto che, poi, ci saranno altre dodici giornate ed altri scontri diretti nel triumvirato di testa, con Forlì-Ravenna il 23 marzo e Tau-Ravenna il 6 aprile. Dopo quella data avremo forti indizi su chi potrà vincere il torneo. Il Tau primo alla quinta di ritorno, dopo il cambio di raggruppamento, non lo aveva previsto nessuno. Ora gli amaranto, in lotta con due corazzate e con due capoluoghi di provincia, ci credono.
Con Bruzzo in forse, al "Morgagni", Motti (capocannoniere con 16 reti) e compagni cercheranno l’impresa. Anche se un pareggio non sarebbe da buttare, lascerebbe romagnoli e lucchesi ancora a braccetto e, se pure il Ravenna dovesse vincere a Sasso Marconi, tutto rimarrebbe in equilibrio. Il Forlì, miglior attacco (quello del Tau è il secondo) è caduto con lo Zenith, dopo sette vittorie consecutive; poi si è rialzato con il Corticella. Il miglior marcatore è Petrelli con 8 reti. Seconda miglior difesa per il Tau, la quarta per i forlivesi, preceduti da Ravenna, Tau e Pistoiese in questa speciale classifica.
In casa i romagnoli hanno totalizzato, sinora, sette vittorie, tre pareggi (uno alla prima giornata contro l’ultima in classifica Sammaurese) e la sconfitta già ricordata contro lo Zenith. Un bus parte questa mattina con una cinquantina di tifosi amaranto che andranno a sostenere Meucci e compagni al "Morgagni".
Venturi, sul big match, si esprime così. "Credo – ha detto – che poter giocare una partita del genere in questa posizione di classifica, oltre che essere imprevedibile all’inizio della stagione, deve riempirci di orgoglio e farci comprendere quanto abbiamo fatto nel cammino intrapreso fino ad ora. Le favorite sono altre, tra cui il Forlì, la pressione l’avranno loro; ma la nostra classifica dimostra che ci siamo anche noi. Chi ha più da perdere sono senza dubbio loro".
"La gara della svolta? Pur importante, certo, non sarà, a mio avviso, decisiva – commenta Venturi – ; penso che sia fondamentale la costanza. Anche in terra romagnola c’è notevole attesa. I giocatori più pericolosi? Quelli offensivi: Falcinelli, Petrelli e Macrì. Il Forlì dispone di giocatori di serie “C”. E’ una compagine che palleggia molto e che ha qualità in tutti i settori. Il campo pesante sicuramente potrà influire, ma sarà uguale anche per loro: quello del “Morgagni” è un ottimo terreno. Mi preoccupa di più la forza e la tecnica dei forlivesi".
"Lotteremo fino all’ultimo pallone – conclude il tecnico – , sperando in un risultato positivo". Presenti in tribuna anche una cinquantina di tifosi amaranto, come detto, partiti in bus questa mattina. Dopo Forlì, ci sarà una seconda trasferta emiliana domenica prossima, a Bologna, contro il Corticella, prima del match casalingo contro la Sammaurese.
Massimo Stefanini
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