Lucca, 18 novembre 2019 - Nella storia. La tennista di Bagni di Lucca Jasmine Paolini, 23 anni, è ufficialmente nelle prime cento giocatrici del ranking mondiale WTA, Women Tennis Association, il Council. Il computer del plenipotenziario dello sport della racchetta, ha sentenziato. Numero 95 per la precisione, grazie alla finale raggiunta a Tokyo. Entrare nel club delle prime cento giocatrici del globo terracqueo è un risultato straordinario. Ma le buone notizie non finiscono qui. Superata Camila Giorgi, al 97° posto e che non giocherà fino al 2020, Jasmine diventa l’italiana dal miglior piazzamento e, dunque, la numero uno d’Italia.
Certo, il 2019 si è rivelato straordinario per la campionessa lucchese, ma soltanto due settimane fa, pur con enormi progressi, la campionessa orgoglio di tutta la Media Valle del Serchio, era ancora numero 119. Prima la semifinale di Shenzhen, in Cina che ha fruttato 14 posizioni guadagnate, da centocinquesima ha raggiunto la finale all’Itf di Tokyo (superando la Peng, 6-4 al primo set, poi quest’ultima si è ritirata), con altri 76 punti nel carniere. Il Giappone è lontano, papà Ugo, con la nonna Yvonne super tifosa, seguono le vicende dal paesino termale.
Ugo Paolini è uno dei motivi del successo della figlia. Mai invadente, sempre al suo posto, con l’affetto di un padre ma senza entrare nella sfera tecnica, ha lasciato la giusta libertà alla carriera della figlia.
La trasferta è lontanissima, ma un evento del genere non è da tutti i giorni, perché non è andato a trovare Jasmine nella terra del Sol Levante?
“Per carità – svela Ugo Paolini – non è questione di viaggio, ma di …scaramanzia. I giocatori sono così. Avete visto le bottigliette di Nadal ? O i tic prima del servizio? Le dirò di più. Non ci siamo nemmeno telefonati. Ci sentiamo attraverso questa bella invenzione che è WhatsApp”.
Jasmine è felice di questo duplice obiettivo raggiunto?
“Ovviamente sì, ma guardate che sono tre i traguardi che questa posizione in classifica le concede”.
Quale sarebbe il terzo?
“Non voglio esagerare ma forse a livello pratico è il più importante. Non dovrà passare dalle forche caudine delle qualificazioni ai tornei del Grande Slam. A gennaio, ad esempio, agli Open d’Australia, se conserverà questa posizione, Jasmine sarà ammessa direttamente al tabellone principale e se non avrà la sfortuna di beccare la Barty, la Osaka, la Halep o Serena Williams, potrà anche andare avanti, magari un turno o due, chissà.”
Tra l’altro il main draw di uno slam lo ha già testato al Rolad Garros…
“Anche quello un sogno, ci ha provato tanto, anche a Wimbledon, un bellissimo momento perché è stata la prima lucchese donna ad avere questa soddisfazione e la seconda in assoluto considerando Paolo Bertolucci di Forte dei Marmi”.
Dopo Tokyo sua figlia rientrerà in Italia?
“Sì, anche perchè era iscritta ad un torneo ma forse terminerà la stagione a metà dicembre a Dubai. Il 2019 è stato magico, ha vinto a Curitiba e a Brescia, quarti di finale in prove come Palermo (secondo torneo sulla terra dopo Roma nella nostra Nazione), Losanna, Shenzhen”.
Ma è vero che è prevista una bella festa in paese e al circolo dove Jasmine ha cominciato?
“Confermo, prima di Natale e della partenza per l’Australia, saremo a Bagni di Lucca, dove ci conoscono tutti, a festeggiare questa impresa, anche dal Comune ci avevano cercato. Sarà bello condividere con chi Jasmine l’ha vista crescere”.