La prova del nove. Un numero periodico. Si tratta dei gol realizzati in una settimana, cinque al San Marino e quattro all’Imolese, nona vittoria casalinga stagionale su dieci. Il Tau conferma di essere in salute in questo avvio di girone di ritorno e rimane aggrappato alle due big in testa, Forlì e Ravenna che, per budget e bacino d’utenza, appartengono ad un altro pianeta. 42 punti, a meno tre dal Forlì e a meno due dal Ravenna. Comanda la Romagna. Capoluoghi di provincia, da un lato e una cittadina di 16mila abitanti dall’altro.
E, con un Motti di questo livello – 16 reti in campionato, con posizione di capocannoniere rinforzata – , si può sognare. Peccato che, domenica prossima, a Riccione non ci sarà: fatale il cartellino giallo beccato nel finale. Diffidato, sarà squalificato. Così come Bernardini.
Vinte dagli amaranto 13 partite su 19, con il secondo miglior attacco. Non è stato semplice, però, superare una buona Imolese, probabilmente punita oltre i propri demeriti da un severo punteggio finale, visto che, sull’1 a 0 per il Tau, ha avuto diverse chances per riequilibrare il risultato.
La squadra di Altopascio ha una identità precisa, come conferma il tecnico, Simone Venturi. "Una vittoria – afferma – che è merito di tutti: di chi ha giocato dall’inizio e di chi è entrato. Un successo contro una squadra forte che ha messo in difficoltà le altre grandi. Rinaldini? E’ arrivato dopo un periodo di pausa forzata, aveva bisogno di mettersi a posto fisicamente. Ottima prova e grande gol pure di Carcani".
"Il reparto offensivo – prosegue Venturi – produce soddisfazioni, con i vari Motti, Andolfi, Carcani. Oltre ai quattro gol, abbiamo avuto altre tre occasioni nitide. Altra rete subìta di testa? A Pistoia abbiamo sbagliato, contro l’Imolese c’era un fallo netto su Bernardini. Il campionato? E’ diviso in due: le prime cinque hanno scavato il solco; poi sappiamo quali sono le squadre che hanno la pressione di vincere il campionato: Forlì, Ravenna, Pistoiese, Lentigione".
"Noi siamo la piacevole sorpresa – conclude Venturi – , ma solo a una decina di gare dalla fine sapremo le nostre reali possibilità. Gli scontri diretti saranno decisivi, ma sarà fondamentale anche non perdere punti con la formazioni che lottano per salvarsi".
Massimo Stefanini
Continua a leggere tutte le notizie di sport su