Claudio Masseglia
Massa Carrara

Le chiese senza privacy

Il commento

Claudio Masseglia

Massa Carrara, 10 luglio 2016 - Rassegnamoci. E’ finito da un pezzo il tempo delle chiese sempre aperte a fedeli e turisti. Così come nessuno si azzarda più ad andare a dormire con la chiave sulla porta come usava una volta. Un lusso che nemmeno nei paesetti si permettono più. Anzi, sono proprio i centri più isolati le «mete» preferite dalle bande di ladri che da tempo ci tolgono il sonno. Succede così che ora per andare a pregare o per visitare l’altare del ’700 devi trovare l’orario giusto, nella peggiore delle ipotesi andare a bussare alla porta del prete o del parrochiano che ha le chiavi per entrare. Ben sapendo comunque di essere «videosorvegliato» dalle telecamere contro i ladri installate anche dentro un luogo sacro.

Un giro di vite deciso dalla curia di Massa dovuto all’escalation di furti commessi all’interno delle chiese, dove era diventato un gioco da ragazzi entrare, rubare le offerte così come un candelabro d’oro e sparire senza essere visto. Una vera emergenza quella esplosa all’ombra delle Apuane dove la curia è dovuta correre ai ripari per mettere un freno alla raffica di furti, spesso di oggetti di grande valore come la statua in marmo del ‘700 sparita di recente da una chiesa di Fosdinovo. E’ così è arrivata la decisione di installare le telecamere di sorveglianza nelle chiese più a rischio, quindi quelle meno frequentate o quelle dove sono custoditi oggetti di valore. Roba da far drizzare i capelli ai nostri nonni, gente abituata a lasciare la bicicletta parcheggiata in strada senza catena e andare a dormire con la porta aperta. A raccontarlo ora viene quasi da sorridere, abituati come siamo a sprangare la porta di casa a doppia mandata per il terrore di trovare brutte sorprese anche solo al ritorno dalla spesa.