
Maria Mattei, intervistata dal nostro giornale
Carrara, 26 ottobre 2018 - «Romantici e ribelli, Mary Godwin Shelley e gli Anglo-italians. Between Roots and Routes: il viaggio, la politica, l’Italia». Questo il titolo dell’importante convegno a livello internazionale che si tiene il 29 e 30 ottobre (lunedì dalle 8,30 alle 20, martedì dalle 8,30 alle 12,30) a palazzo del Principe, all’Accademia di belle arti. La città celebra il bicentenario del mito di Frankenstein, con due giorni di studi, incontri e suggestioni con i massimi studiosi internazionali. Il convegno è rivolto a studenti, studiosi, insegnanti ed appassionati di letteratura inglese. TRA I RELATORI spicca la presenza di Nora Crook della Anglia Ruskin University di Cambridge. C’è poi Miranda Seymour della Nottingham Trent University e Royal Society of Art, Chiara Briganti del King’s college London, James Grande del King’s college London, Elisabetta Marino dell’università di Roma, Luciano Massari dell’Accademia, Maria Mattei dell’Open centre, Silvia Neonato della Società italiana delle letterate, Carla Sanguinetti di Amiche e amici di Mary Shelley, Mariella Zoppi dell’università di Firenze, Liana Borgi della Società italiana letterate, Francesca Taliani dell’accademia, Gualtiero Magnani dell’Aruntica, Luisa Passeggia, storica, Piero Di Pierro dell’Aruntica, Piergiorgio Balocchi dell’Accademia. Letture di Matteo Ciucci di Boofe Koor teatro.
La due giorni è organizzata dall’Open centre e dalla stessa Accademia. Il convegno si propone di analizzare la figura dell’autrice, intellettuale anglo-italiana, in occasione del bicenteraio della pubblicazione di «Frankenstein, or modern Prometheus 1818-2018», all’interno di un più ampio circolo romantico evidenziando lo sguardo riformatore dei viaggiatori e delle viaggiatrici inglesi sulla politica, la nostra nazione e il periodo storico in cui ha vissuto. Il convegno si propone poi di fare il punto della stato dell’arte in tema di studi shelleyani e guardare alle nuove prospettive, seguire i segni lasciati dall’autrice e dai romantici sul territorio toscano, apuano e liguree indagare su oggetti, luoghi e interazioni per ricostruire, con occhio attento alla cultura materiale e locale, le storie ancora inedite che ci parlano dei romantici in queste terre. Oltre a questo, la due giorni, si propone di parlare di «Storia, donne e scienza», grazie all’approfondimento di Ada Lovelace, figlia di lord Byron e madre del primo algoritmo. L’ingresso a questo evento è libero.