
26 milioni di solo marmo. Ecco dove finiscono le entrate del Comune. Approvato il bilancio
Il consiglio comunale approva a maggioranza con 15 voti favorevoli e 5 voti contrari il bilancio di previsione triennale 2024-26. Un piano rigoroso che punta a prestare attenzione a giovani, famiglie e fasce deboli. Così è stato presentato dall’assessore Mario Lattanzi, che ha rimarcato l’idea di proseguire nella politica di risanamento già intrapresa dalla precedente amministrazione con conti definiti ‘in sicurezza’.
Complessivamente, un terzo delle risorse totali del bilancio, è dedicato a istruzione e sociale. Il Comune ha oggi ancora circa 125 milioni di prestiti da rimborsare e la gran parte dei mutui terminerà nel 2043. "Il nostro è un atteggiamento doveroso – ha precisato Lattanzi – per il rispetto che dobbiamo alla città. Nel 2016 il Comune era in anticipazione di tesoreria e quindi in stato sostanziale di disavanzo di cassa. In aggiunta a quanto fatto dobbiamo migliorare nella percentuale di riscossione tributi con la Tari e le sanzioni amministrative a cui aggiungere politiche di spesa efficaci nei contratti di servizio e negli investimenti".
Il totale generale delle entrate previsto per il 2024 ammonta a circa 124 milioni di cui: 12.9 milioni dall’Imu, 6.8 dall’Addizionale comunale, 14 dalla Tari e 8 dal fondo di solidarietà comunale. Poi ancora 5.7 relativi al canone di concessione degli agri marmiferi e 20.7 dal contributo di estrazione del lapideo. Insostanza soltanto dal gettito del marmo il Comune incassa più di 26 milioni di euro. Per quanto riguarda l’utilizzo dei soldi del marmo, 936mila euro finiscono alla gestione dell’attività estrattiva. A 933mila ammonta il trasferimento alla Regione Toscana. 1 milione per le spese di soccorso dell’Asl e 281mila come trasferimenti agli altri enti. Poi ancora 14 milioni si riferiscono agli interventi infrastrutturali, 1.6 alla tutela ambientale e 300mila per le spese di pulizia delle strade del monte. E ancora 1 milione viene conferito alla Progetto carrara per la gestione della strada, 1.1 alla manutenzione del verde pubblico e arredo urbano, infine ad 1.3 ammontano voci come il sussidio agli ex lavoratori marmo.
Altre voci in entrata: i contributi Pnrr nel triennio ammontano a 15.5 milioni, mentre le entrate degli oneri di urbanizzazione sono circa di 1 milione, con 200mila euro destinati all’adeguamento del palazzetto dello sport, 150mila per le barriere architettoniche e 110mila per l’antincendio di edifici scolastici, con il residuo destinato alla progettazione opere pubbliche e demolizione degli abusi edilizi. Infine in entrata 16 milioni per conto terzi e partite di giro.
Le uscite si assestano a 77 milioni tra cui: 39 milioni vanno nella voce definita beni e servizi, dicui 37 milioni relativi al contratto di servizio oltre alle spese del Cermec. 15.4 milioni per la spesa del personale dipendente, 3 milioni alle utenze e 6.3 per gli interessi sui mutui. 6.7 invece relativi al fondo crediti. Poi 3.2 milioni per mense e trasporto scolastico, 1.6 per i servizi educativi, 1.4 per la cultura. Le spese di ambiente e marmo ammontano a 16.5 milioni, con il grosso delle spese riguardante i contratti di servizio Nausicaa (9,4) e Cermec (3,6). Altri 8 milioni sono destinati al sociale. All’interno del bilancio è stato approvato un emendamento, illustrato dalla consigliera Benedetta Muracchioli (Pd) e proposto dal consigliere d’opposizione Matteo Martinelli, che prevede 50mila euro per mitigare l’aumento tariffario del Regina Elena.