CRISTINA LORENZI
Cronaca

A spasso sulle banchine del molo con la maschera di Vladimir Putin

Lo scherzo di un noto professionista: intanto una troupe della Bbc è in città a caccia di scoop. Droni su Scheherazade e intervista a Gozzani (Cgil) preoccupato da questo "metodo di lavoro rischioso"

di Cristina Lorenzi

Mentre la Guardia di finanza è al lavoro per capire i reali collegamenti fra lo yacht dei record Scheherazade e Vladimir Putin, i fari della stampa internazionale continuano a essere puntati sul nostro litorale. Ieri una troupe della Bbc è arrivata in città per capire il reale collegamento fra lo yacht e il capo del Cremilino. Così Gillian Hazell, Angus Crawford, Tim Nicholson e Jacopo Bianchi hanno passato al setaccio il nostro porto alla ricerca di fonti autorevoli che sbrogliassero una matassa ingarbugliata su cui ancora nessuno è riuscito a fare a luce.

Intanto sulle banchine del molo si sta diffondendo la ’Putin mania’, tanto da stimolare la fantasia dei buontemponi che sulla questione hanno costruito vere e proprie gag. Mentre chi passeggia sul molo giura di aver visto a bordo del lussuoso Scheherazade la Guardia di finanza che poneva i sigilli, ipotesi del tutto smentita dagli inquirenti che confermano che il super yacht è libero, c’è chi si è messo la maschera del presidente russo e si è presentato al varco del porto. Una travestimento che non ha seminato alcun allarme, ma che è stato preso con tutta l’ironia del caso. E’ il caso di un noto professionista di Marina che, forse suggestionato dal recente carnevale, con una maschera di Putin al volto, ha cominciato a girare su moli e banchine alla ricerca dello yacht. Lo scherzo è andato anche oltre: salito su un’imbarcazione si è divertito a farsi le foto proprio sotto lo yacht al momento più famoso del mondo con la maschera del presidente russo al volto.

Un modo per sdrammatizzare la continua attenzione dei media sulla vicenda che, nonostante non esistano fonti ufficiali che attestino provenienza o legami con il Cremlino, sta facendo parlare di noi in tutto il mondo.

Da ultimo, appunto, la Bbc che con una troupe sta girando la città alla scoperta di dettagli e informazioni. Con droni sul porto e riprese sul litorale, il giornalista della rete nazionale britannica Angus Crawford con la corrispondente Gillian Hazell, l’operatore Tim Nicholson e la base toscana Jacopo Bianchi hanno intervistato il segretario generale della Cgil, Paolo Gozzani, che per primo aveva sollevato perplessità sui risvolti occupazionali che embargo, blocchi o sequestri potranno avere sugli equipaggi di tante navi russe. "Non sono interessato all’appartenenza dello yacht – ha spiegato il segretario –. Tuttavia non mi spiego che dentro un cantiere di concessione pubblica non si possa sapere chi è l’armatore. La mia – ha spiegato Gozzani – è un’accusa al sistema e al modello di lavoro dove una società off shore che maneggia milioni di euro non dia alcuna garanzia ai lavoratori che poi saranno quelli che pagheranno il conto di tutto questo. Perché non bisogno conoscere i proprietari delle barche del lusso che sono sempre nascosti? Non si riesce ad avere alcun interlocutore. Anche Agnelli aveva yacht di lusso, ma ci metteva la faccia.Io voglio sapere chi entra in casa mia: il cantiere è su una concessione e pubblica. Voglio sapere per chi lavoro. Così si rischia che una fetta di lavoratori perdano il lavoro. Troppo rischioso questo mondo per chi lavora: un modello di sviluppo che non mi piace".