A teatro per volare oltre le sbarre: "Un percorso di cambiamento"

Presentato ieri lo spettacolo di Paolo Billi. Porterà in scena detenute dell’Ipm di Pontremoli, studenti e attori. La prima è in programma il 24 settembre alle 21 nella Chiesa di San Geminiano. Previste anche repliche.

A teatro per volare oltre le sbarre: "Un percorso di cambiamento"

Da sinistra: il sindaco Ferri, la vicedirettrice dell’Ipm Di Donna e il regista Billi

Il teatro apre la mente e anche il carcere. C’è un istituto penale minorile dove la separazione delle sbarre viene abbattuta attraverso la cultura e la bellezza. E’ l’Ipm di Pontremoli dove un’intera città svolge un’ azione ricreativa e di formazione che si svolge con il coinvolgimento del mondo dell’associazionismo e delle scuole. Un posto in cui le nove protagoniste dello spettacolo, ospiti della struttura, hanno avuto il permesso di poter svolgere la quasi totalità delle prove e ben sette spettacoli all’esterno del carcere, nella chiesa di San Geminiano che ha ospitato le attività per tutto il mese di settembre. Se si pensa all’attuale criticità nelle carceri minorili, si tratta di un unicum nel nostro Paese. L’Ipm, inaugurato nel dicembre del 2010, ospita esclusivamente ragazze in espiazione di pena per la formazione al reinserimento nella società. Gli spettacoli prodotti dal regista Paolo Billi del Teatro del Pratello di Bologna, che ha diretto dal 2014 la sperimentazione con la collaborazione del Centro giovanile "Sismondo" e del Comune di Pontremoli hanno preso il via col progetto "Saran rose e fioriranno", un’occasione straordinaria per accendere un percorso di cambiamento nella piccola comunità dell’Istituto e per rinnovare il futuro consentendo di riflettere sulle condizioni che hanno causato errori da correggere con un cammino di speranza e reinserimento. Lo spettacolo di quest’anno si intitola "La Ballata dell’Angelo Ferito", parafrasando un famoso libro di Guido Ceronetti, è stato presentato ieri nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato la vicedirettrice dell’Ipm Tiziana Di Donna, il sindaco Jacopo Ferri, il regista Paolo Billi l’educatore Simone Andreozzi e in rappresentanza del vescovo diocesano don Giovanni Perini. Si tratta di uno spettacolo per gruppi limitati di spettatori - testimoni (capienza 75 posti a replica), allestito in un luogo di raccoglimento e di silenzio come la chiesa del patrono pontremolese con un grande cerchio di sedute, dove attori e spettatori stanno uno accanto all’altro.

Le storie affrontate narrano di angeli che hanno subito ferite, di donne e uomini che soccorrono, di persone ostili che ignorano. I fatti sono raccontati da tanti testimoni, senza giungere a una versione condivisa. Il debutto martedì 24 settembre alle 21 nella Chiesa di San Geminiano a Pontremoli (in replica fino al 28 settembre). La pièce di Paolo Billi, vede in scena un gruppo di ragazze dell’Ipm (Anissa, Belen, Beki, Chanel, Karima, Mara, Nicole, Tatiana, Zina) insieme agli studenti del Liceo Malaspina e dell’Istituto Pacinotti- Belmesseri di Pontremoli (Hussein Arbichi, Gabriele Chiartelli, Matilde Delucchi, Matteo Lleshi), agli attori pontremolesi Lorenzo Borrelli ed Eleonora Casetta, con la partecipazione di don Giovanni Perini, cappellano dell’Istituto.

Natalino Benacci