
Eleonora Abbagnato con la figlia Julia Balzaretti, 12enne, protagoniste dello spettacolo ’Giulietta’, andato in scena per l’ultima. volta a Massa
Un’ora di balletto, e che balletto, con una Eleonora Abbagnato splendida nella parte della Giulietta shakespeariana accompagnata dai coreografi interpreti Sasha Riva e Simone Repele, bravissimi, e dalla figlia Julia Balzaretti, poco più che 12enne, che stupisce per la sua interpretazione della Giulietta bambina. Il teatro Guglielmi applaude a lungo. Uno spettacolo innovativo, incentrato sull’amore in tutte le sue sfaccettature e i suoi colori (come quelli dei costumi di scena dei ballerini). Ma anche sul sogno, quello di una bambina che vuole amare e danzare. Sul palco anche i giovani ballerini del Teatro dell’Opera di Roma dove spiccano l’etoile Rebecca Bianchi e il primo ballerino Michele Satriano.
I protagonisti alla fine escono più volte a ricevere il giusto tributo, poi cala il siario e si accendono le luci. Il pubblico resta un po’ interdetto. "È finito?". La domanda se la pongono tutti. E’ passata ‘solo’ un’ora. Dopo alcuni minuti di incertezza, qualcuno si alza e si infila il cappotto. Ok, è finito. Tutti gli spettatori, a poco a poco, si avviano all’uscita. Ma qui c’è il colpo di scena. "Signori, per chi vuole restare c’è un bis", informano le maschere. Sorpresi, tutti (o quasi) tornano a sedere. Le luci non si spengono, il sipario si apre e spuntano Eleonora Abbagnato, con un microfono in mano, la figlia Julia e i coreografi ballerini Sasha Riva e Simone Repele. Hanno ancora l’ultimo costume di scena. "Buonasera a tutti e grazie – dice Eleonora – siamo felici di aver portato qui questo spettacolo innovativo, di danza e di teatro, che è nato tre anni fa in un momento particolare, pensato per essere rappresentato all’Arena di Verona".
L’ex etoile dell’Opera di Parigi, da anni direttrice del Corpo di Ballo e della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma, racconta poi agli spettatori massesi la sua storia, di come è nata la sua passione per la danza (da piccola la mamma, che aveva una boutique, la lasciava accanto al negozio nella scuola di danza di un’amica) e di quando a 11 anni lasciò l’Italia e si trasferì a Parigi per seguire il suo ‘scopritore’, il grande ballerino e coreografo Roland Petit. E poi la carriera luminosa e la nascita della figlia ("Ho ballato fino al quarto mese di gravidanza"). La Abbagnato ha quindi rivelato la sua soddisfazione per aver rilanciato la scuola di Roma. "Quando sono arrivata – ha spiegato – c’erano rimasti una decina di ballerini con un’età media di circa 40 anni e oggi c’è ne sono 60, mediamente sotto i 30 anni, oltre a una scuola di ballo con 120 bambini e ragazzi da 6 a 18 anni".
Un racconto a cuore aperto, ricordando anche Carla Fracci, che ha catturato il Guglielmi. La serata è andata avanti per altri 40 minuti, Repele e Riva hanno spiegato come nasce ‘Giulietta’ e i quattro interpreti hanno mostrato, riballando senza musica, come nascono le coreografie e quanto lavoro ci sia dietro. Ma c’è stato spazio anche per le domande del pubblico, in particolare dei bambini, e qui la parte del leone l’ha fatta la piccola Julia, che ha mostrato tutta la sua personalità. Le prossime tappe per Riva e Repele e il Teatro dell’Opera di Roma sono a luglio alle Terme di Caracalla con ‘West side story’ e a Bologna, in ottobre, con il Bolero di Ravel, con le coreografie sempre di Riva e Repele e la regia di Daniele Cipriani, stavolta anche con Eleonora Abbagnato come interprete. "Avrò 47 anni – ha detto – spero di cavarmela ancora. E magari, spero, di tornare qui a Massa".
Prima dei saluti, è salito sul palco il regista produttore Daniele Cipriani. "Saluto e ringrazio Massa – ha affermato – voi siete stati spettatori testimoni, dopo 3 anni, dell’ultima replica di ‘Giulietta, un’esperienza fantastica, di successo, iniziata quando Julia aveva 10 anni e ora è alta quasi come la sua fantastica mamma. E’ stato bello ma finisce qui, con voi".