LAURA SACCHETTI
Cronaca

Sacchi di abiti gettati davanti alla Caritas: “Non siamo una discarica”

Appello di don Manganelli: “Serve rispetto per le cose che vogliamo donare”. I volontari costretti a buttare vestiti e accessori scaricati fuori dalla Chiesina

I sacchi di indumenti abbandonati dai cittadini e, sopra, don Maurizio Manganelli

I sacchi di indumenti abbandonati dai cittadini e, sopra, don Maurizio Manganelli

Massa, 25 febbraio 2025 – “Caritas non è una discarica”. E’ un appello quello di don Maurizio Manganelli, direttore di Caritas diocesana. “Purtroppo le persone scaricano sacchi neri di vestiti, accessori e giochi per bambini davanti alle porte della Chiesina – spiega il sacerdote –, ma non sono queste le modalità della raccolta e soprattutto non è questo il modo di fare. Il bene va fatto bene”. Accade troppo spesso infatti che le persone lascino vestiti e non sempre in buone condizioni, in sacchi neri abbandonati alle porte di Caritas, che ha sede nella Chiesina di San Pio X in via Celi a Massa. “Tu metteresti un abito che è stato per terra, magari sotto la pioggia o in balìa dei bisogni degli animali? – domanda provocatoria di don Manganelli –. Anche le persone povere hanno una dignità e con rispetto bisogna trattare i vestiti che vogliamo donare loro”.

Ma c’è anche un altro aspetto da considerare. “Non è rispettoso nemmeno per i volontari che quando arrivano trovano sacchi pieni di abiti che ormai sono da buttare; e noi non facciamo smaltimento rifiuti. Non solo. L’abbandono di rifiuti è un reato. Chi vuole sgomberare i propri armadi da indumenti da buttare può farlo nel Rur oppure portandoli in ricicleria, non alla Caritas. I nostri volontari selezionano i vestiti, che vengono smistati e poi consegnati all’indigente nel migliore dei modi. Non è giusto e non è ammissibile, per esempio, che il 31 dicembre e il 1 gennaio i volontari del centro sono stati chiamati a causa della quantità di sacchi abbandonati fuori dalla chiesina. E purtroppo ultimamente sta accadendo troppo spesso. E’ bene quindi ribadire che ci sono modalità da seguire anche per fare beneficenza. Innanzitutto i vestiti devono essere in buone condizioni, lavati, piegati e imbustati adeguatamente e consegnati ai volontari negli orari di apertura. Stessa cosa vale per i giochi destinati ai bambini. Regalereste ai vostri figli o nipoti giochi rotti o con parti mancanti? Ecco allora nemmeno ai bambini meno fortunati!”.

I vestiti devono essere consegnati ai volontari di Caritas, dal lunedì al venerdì, dalle 9,30 alle 12, che verificano le condizioni di adeguatezza al momento della consegna. Le attrezzature per bambini (passeggini, culle, giochi e altro) si accettano solo il martedì e il giovedì dalle 9,30 alle 11,30 e il mercoledì dalle 15,30 alle 17,30. “Mi rivolgo a tutti coloro che desiderano fare un gesto concreto verso il prossimo: non abbandonate i sacchi perchè i nostri volontari sono costretti a buttare via gli indumenti e quindi il vostro atto d’amore viene meno. Potete consegnare i capi in orario di apertura, perchè Caritas non è una discarica”.

La Chiesina ospita diversi servizi oltre a quello dell’armadio; c’è il centro d’ascolto, dove volontari esperti e formati organizzano i colloqui e individuano i bisogni delle persone. Poi c’è il centro d’aiuto alla vita dedicato alle mamme con figli fino a 3 anni d’età che offre loro il supporto per garantire le necessità nei primi anni di vita. Esiste poi l’armadio solidale, il centro in via Cavour dove non si ritirano i vestiti, ma dove si possono prendere indumenti lasciando un’offerta congrua, che viene poi investita nelle attività di Caritas. Spesso sono abiti nuovi, rimanenze di magazzino dei negozi oppure capi in ottimo stato che vengono portati all’armadio della chiesina e smistati dai volontari. L’Armadio solidale è aperto il martedì, giovedì e sabato (ore 10-12,30 e 16-18,30); il mercoledì (ore 10-12,30), e il venerdì (ore 16-18,30). Il Centro di ascolto è aperto il lunedì, il mercoledì e il venerdì (ore 9,30-12). Per informazioni tel. 058547188.