Massa, 15 febbraio 2020 - Mano nella mano con i genitori hanno varcato la porta del tribunale di Massa per raccontare ai magistrati quanto accaduto nel luglio 2019 in un centro estivo del litorale apuano. Parole già messe nero su bianco dalle sei ragazzine (tutte della provincia di Firenze) nella denuncia presentata alla squadra mobile di Massa contro un allenatore di pallavolo, istruttore del centro estivo, che le avrebbe molestate sessualmente dopo essere entrate nella loro camera.
Racconto confermato ieri mattina nell’incidente probatorio svolto proprio per cristallizzare le accuse nei confronti dell’indagato: udienza svolta rigorosamente a porte chiuse con tutte la delicatezza del caso proprio per la giovanissima età delle minorenni coinvolte. Ma prima di farle testimoniare , nelle scorse settimane una psichiatra incaricata dal tribunale ha incontrato una ad una le ragazzine per valutare l’attendibilità del loro racconto e se fossero in grado di sostenere con serenità un faccia a faccia con magistrati e avvocati. Col via libera della perizia, le 6 minorenni fiorentine (tutte fra i 13 e gli 11 anni) ieri mattina hanno confermato davanti al pubblico ministero il brutto racconto di quella sera, quando il 48enne allenatore comasco è entrato nelle stanze dove stavano dormendo all’interno del centro estivo. Un racconto lucido, senza incongruenze rispetto a quanto già riferito in sede di denuncia nè fra la ricostruzione fra una ragazzina e l’altra.
Un po’ alla volta hanno ripercorso i passaggi di quella brutta sera di luglio quando l’allenatore è entrato nelle loro camere, per molestarle una dopo l’altra: alla prima ha abbassato gli slip dandole alcuni pizzicotti, a un’altra ha abbassato i pantaloncini del pigiama, a una terza invece l’allenatore ha arrotolato la canottiera del pigiama per poi massaggiarle la pancia. Molestie seguite dall’invito-minaccia "a non raccontare nulla". Al momento il 48enne accusato di violenza sessuale su minori e violazione di domicilio (per l’ingresso indebito nelle camere delle ragazzine) è indagato a piede libero: nel frattempo è stato sollevato dall’incarico di allenatore di pallavolo di una squadra giovanile lombarda.