ALESSANDRA POGGI
Cronaca

Accademia, le proteste. Gli studenti chiedono corsi, docenti e decoro

Una petizione con 80 firme lamenta la mancanza di professori per le lezioni, laboratori nel degrado, strutture fatiscenti. "Non garantito il diritto allo studio".

Un’ottantina di ragazzi dell’Accademia rivendica il proprio diritto allo studio

Un’ottantina di ragazzi dell’Accademia rivendica il proprio diritto allo studio

Gli studenti dell’Accademia protestano per tutta una serie di problemi che vanno dalla mancanza di sedi laboratorio alla sparizione di interi corsi di laurea. A lamentarsi sono un’ottantina tra studenti e studentesse, che attraverso le pagine del nostro giornale chiedono interventi mirati per risolvere la situazione. "La chiusura improvvisa delle sedi-laboratorio, che fino agli anni scorsi erano operative e fondamentali per le attività accademiche ha causato attriti e disagi tra gli studenti – scrivono i ragazzi –, che si sono ritrovati a condividere spazi totalmente insufficienti alle attività didattiche. Alcune sedi mancano dei più elementari servizi come il riscaldamento. Tutto ciò rappresenta un atto inaccettabile perché la direzione non ha provveduto a trovare soluzioni tempestive, lasciandoci privi degli spazi necessari per il nostro percorso formativo. In particolare, gli studenti si chiedono perché il Comune, più volte sollecitato, non abbia mai iniziato i lavori nelle sedi della Padula e di Monterosso, obblighi che rientrano nelle sue competenze. A questa mancanza si aggiunge un’altra problematica altrettanto grave, la sparizione improvvisa di interi corsi di laurea. I docenti che fino allo scorso anno garantivano la copertura delle cattedre sembrano essere svaniti nel nulla, senza che venisse pianificata una strategia per colmare il vuoto creato".

Alle richieste legittime e motivate dal diritto allo studio – proseguono gli ottanta studenti e studentesse in rappresentanza di tutti i corsi accademici –, ci viene risposto con sufficienza o con l’ormai consueta giustificazione: ’La colpa è della gestione precedente’. È inaccettabile che gli studenti, che investono tempo, energie e risorse economiche per il loro futuro, si trovino abbandonati a loro stessi". Per tutti questi motivi gli studenti chiedono che vengano prese "misure immediate". Nello specifico per "riattivare le sedi e i laboratori indispensabili per il percorso accademico, iniziando i lavori necessari per restituire gli spazi adeguati". Ma anche per "garantire una copertura stabile delle cattedre, affinché i corsi di laurea riprendano al più presto e non subiscano interruzioni assicurando la continuità didattica. Rendere trasparente la gestione interna, fornendo agli studenti aggiornamenti chiari e dettagliati sui passi concreti che si intendono intraprendere per risolvere le criticità. Rimettere al centro il diritto allo studio, rispettando gli impegni presi e restituendo alla didattica il ruolo centrale che le spetta".