Massa, 5 dicembre 2024 – Docenti e personale Ata dell’istituto ‘Alfieri Bertagnini’ insieme a tutto il consiglio si appellano al presidente della Provincia. I genitori del comprensivo ‘Massa 6’ si sono organizzati coinvolgendo anche i rappresentanti più attivi di tutti i plessi scolastici per rafforzare il “no” allo scorporo della scuola. E i i tagli alle scuole mette gli uni contro gli altri. “Dividerci significa toglierci un’identità che finora ci ha rappresentato e ci rappresenta da tanti anni, creando una continuità tra le scuole che appartengono all’Ic Massa 6 – scrivono i genitori -. Dividerci penalizzerebbe i nostri bimbi, con la possibilità di non avere le maestre che li hanno seguiti fin dalla prima classe e alle quali sono affezionati. Inoltre toglierebbe la collaborazione e la continuità che abbiamo avviato con successo tra scuola dell’infanzia e primaria”. E sottolineano che “bambini e bambine non sono numeri, ma sono il nostro futuro e non possiamo continuare a trattarli come giocattoli per accontentare giochi di palazzo”.
Tutti d’accordo su un accorpamento “ma uniti, come istituto, e non divisi per scuole. Non vogliamo diventare un nuovo bacino di utenza per il nuovo istituto a cui le nostre scuole saranno accorpate”. La preoccupazione è forte. “L’ipotesi che potrebbero addirittura cambiare tutte le maestre è a dir poco allucinante – osserva il nuovo comitato Ic Massa 6 – e il timore è quello di non avere gli stessi insegnanti a settembre. Rimarrà l’edificio, le aule, i banchi ma non lo stesso personale che, in caso di smembramento, è chiamato a scegliere, potendo esprimere una preferenza per un istituto o l’altro”. Uno “spezzatino” quello proposto che non piace ai genitori dell’istituto: “Non ci opponiamo certo all’accorpamento ma non accettiamo lo smembramento”.
Alta tensione anche all’istituto ‘Alfieri Bertagnini’ per una fusione che rischia di stravolgere l’attuale offerta educativa, di ridurre la qualità dei servizi e far perdere identità consolidate da anni sul territorio. Chiedono al presidente della Provincia Gianni Lorenzetti, di ricevere una delegazione dell’istituto e di considerare che “una scelta improvvida oggi può generare gravi ed irreversibili ripercussioni tra uno o due anni, portando ad un’ulteriore riduzione del numero degli istituti massesi”. Consapevole che le misure imposte da Stato e Regione non possono essere ignorate, il Consiglio d’Istituto chiede alle istituzioni locali di “pensare e agire con lungimiranza, considerando anzitutto che le richieste di riduzione degli Istituti con ogni probabilità non si fermeranno al presente anno scolastico ma saranno reiterate nel prossimo futuro”. ‘Alfieri Bertagnini’ e Malaspina oggi contano oltre 600 alunni, numero minimo per evitare accorpamenti, mentre ‘Massa 6’ è al di sotto.
“Pur comprendendo le ragioni di chi, come i docenti dell’I.C. Massa 6 temono la divisione – spiegano – , segnaliamo che accorpare interamente tale istituto al Malaspina è un intervento palliativo che rischia, in un domani potenzialmente assai vicino, di determinare l’accorpamento o lo smembramento dell’Alfieri Bertagnini, che ad oggi è l’istituto tra i tre col maggior numero di alunni, col risultato non certo auspicabile di avere non 3, non 2 ma 1 solo istituto sopravvissuto. Sostengono invece la proposta, definita “pragmatica e ben più previdente”, del Comune di Massa di dividere gli alunni del ‘Massa 6’ tra Malaspina e Alfieri Bertagnini, creando due istituti con circa 900 studenti per evitare altri futuri tagli. “Siamo chiamati – spiegano – a scegliere il male minore: chi oggi intende ignorare la questione Alfieri Bertagnini, promuovendo la totale fusione tra Massa 6 e Malaspina, e facendo finta di non sapere che altri istituti toscani saranno oggetto di dimensionamenti dal 2025 in avanti (come ben sanno ed hanno più volte pubblicamente denunciato tutte le organizzazioni sindacali), deve avere l’onestà intellettuale di dirci che fine farà tra un anno o due l’Ic Alfieri Bertagnini. Sarà forse accorpato allo Staffetti o sarà suddiviso tra Staffetti e Malaspina?”.