"Addetti allo spazzamento, situazione insostenibile"

La Cgil denuncia gravi condizioni di lavoro per gli addetti allo spazzamento a Aulla. Lunigiana Ambiente chiamata in causa per mancato rispetto normative. Richiesta urgente di intervento.

"Addetti allo spazzamento, situazione insostenibile"

"Addetti allo spazzamento, situazione insostenibile"

"La situazione per lavoratrici e lavoratori addetti allo spazzamento del Comune di Aulla ha raggiunto una dimensione fuori da ogni regola". Lo afferma il segretario generale della Funzione pubblica della Cgil di Massa Carrara, Alessio Menconi. "I dipendenti delle Cooperative Maris e Ducatus, un tempo dipendenti della Coop Stella Azzurra – continua il sindacato – svolgono per conto di Lunigiana Ambiente servizi di spazzamento strade, attraverso una procedura di affidamento del marzo 2023 svolta da Ersu, che a quel tempo gestiva i servizi ambientali in Lunigiana. Oggi tali servizi sono svolti dalla nuova Sol di Retiambiente, Lunigiana ambiente, che si avvale di un direttore tecnico, Walter Bresciani Gatti, che è anche direttore generale di Ersu, altra società di Retiambiente, con sede a Pietrasanta. Il direttore tecnico è ampiamente informato, da tempo, dei fatti. Inutile ricordare tutte le segnalazioni che la Cgil Funzione pubblica ha fatto negli ultimi anni, relativamente alle condizioni salariali delle lavoratrici e lavoratori in appalto. Recentemente denunciavamo che, a seguito di segnalazione formale, il Il servizio di Prevenzione igiene sicurezza nei luoghi di lavoro Lunigiana era intervenuto riscontrando l’inagibilità del magazzino posto sotto il palazzo comunale di Aulla e da allora i dipendenti non avevano più un luogo dove spogliarsi, fare i bisogni e depositare gli strumenti di lavoro. La soluzione era stata quella di riporre gli strumenti dentro il cassone di un ’Porter’, con la promessa di attivare un nuovo magazzino. Lunigiana ambiente era ed è ampiamente informata delle condizioni di mancato rispetto della normativa sulla salute e sicurezza di lavoratrici e lavoratori, che partono da casa indossando le divise e tornano a casa con le stesse sporche non avendo un luogo dove spogliarsi, che per fare i propri bisogni devono entrare nei bar, che in caso di pioggia devono ripararsi negli esercizi pubblici".

"Una condizione – continua la Cgil – che, oltre a contravvenire alle normative generali in materia di lavoro, è una vergogna per tutta la Lunigiana e le amministrazioni che fanno parte di Retiambiente-Lunigianambiente. Non si può e non si dovrebbe ignorare questa situazione, che vede Lunigiana ambiente, in quanto committente, responsabile in solido. La misura è colma da tempo. Chiediamo un intervento immediato dell’amministratore Mauro Zavani affinché solleciti il direttore tecnico Bresciani Gatti ad intervenire su Maris. Se lavoratrici e lavoratori di Maris, cooperativa che svolge il lavoro per Lunigiana Ambiente, non avranno in brevissimo tempo un magazzino funzionante e dotato di tutto quanto previsto dalle normative, ci rivolgeremo alla Procura per sanare una situazione insostenibile che poteva e doveva essere rivolta molto prima".