
Addio a Lino Bongi Agricoltore gentiluomo
Se ne è andato ieri Lino Bongi, a 90 anni, nella sua fattoria di oltre 30 ettari, nella campagna di Pratolungo, a non molta distanza dal Santuario della Madonna dei Colli di Soliera. Una azienda agricola modello, dove il figlio Antonio ed i suoi familiari allevano le rare bovine di razza pontremolese con cui producono particolari latticini nel caseificio aziendale e coltivano grano di varietà antiche tanto richiesto al giorno d’oggi per contrastare determinate patologie alimentari. "Erano tempi durissimi per tutti ma con i miei, la mia famiglia, non ce la sentivamo - raccontava in tempi recenti Lino Bongi - a dire di no a quella moltitudine di persone che venivano a bussare alla nostra porta. Erano in fuga dalle ristrettezze imposte da una guerra disastrosa e soprattutto dai bombardamenti alleati sulle città della costa. La maggior parte degli sfollati che accoglievamo nella nostra fattoria, erano quasi tutti di La Spezia,poi ne capitava qualcuno anche da Carrara, da Massa, ma la stragrande maggioranza erano spezzini. Ne ospitavamo gruppi di 30, 40 per volta: ci si stringeva un pò, ognuno rinunciava a qualcosa, ma un posto dove dormire e soprattutto di che cibarsi, c’era per tutti. E questo era l’importante...".
Lo scomparso lascia la moglie Bruna e i figli Antonio e Roberto. I funerali, celebrati da monsignor Antonio Vigo si terranno oggi alle 15 alla chiesa della Fattoria stessa, dedicata a San Carlo. Lino Bongi, autentico gentiluomo di campagna, sarà sepolto nella cripta interna alla Chiesa, così come avviene da secoli per i suoi avi ed i discendenti, in virtù di autorizzazione, su pergamena scritta a mano, ottenuta da un alto prelato di famiglia che praticava il suo apostolato a Siena agli inizi dell’Ottocento.
Roberto Oligeri