Il medico "galantuomo", il medico che alla professionalità indiscussa univa la gentilezza e la disponibilità. Il virus si è portato via il dottor Nazzareno Catalano, medico di assistenza primaria e anche della casa di reclusione di Massa da trent’anni, nonché medico del lavoro e del personale. Un amico per la popolazione carceraria e per il personale. Ieri, appresa la notizia, nessuno ha avuto parole per esprimere il dolore, mentre le parole di affetto e stima non sono mancate per descrivere questo professionista. Il direttore del carcere Maria Cristina Bigi e tutto il personale adesso si stringono ai familiari, in primis alla moglie Corinna e alla figlia Chiara che ha seguito le orme del padre ed è medico a sua volta. "Una persona di grande umanità" sottolinea Cristina Bigi.
Classe 1951, Catalano, nato il 23 febbraio era stato ricoverato una settimana fa. A breve avrebbe raggiunto il traguardo della pensione. E invece è morto sul campo. Il Covid non ha lo ha risparmiato e il suo cuore si è arresto nella notte di giovedì. La notizia della sua scomparsa ha svegliato la città e i messaggi di cordoglio di affetto sono stati tanti tantissimi. Secondo le testimonianze, Catalano avrebbe effettuato le ultime visite alla casa circondariale nella prima settimana di novembre e dunque sarebbe da escludere che abbia contratto il virus in carcere. "Come amministrazione ci uniamo al dolore della famiglia, di tutti gli amici e di tutti i pazienti per la scomparsa avvenuta questa notte del dottor Catalano – afferma il sindaco di Montignoso Gianni Lorenzetti – medico e uomo sempre attento alle esigenze e alle necessità del territorio e dei suoi cittadini. Proprio il dottor Catalano, insieme a un gruppo di altri medici e specialisti, ha contribuito alla nascita della Casa della Salute di Montignoso, una tra le prime strutture create in Toscana, un presidio sanitario che ha permesso in questi anni un lavoro fondamentale di vicinanza e di assistenza alle famiglie e a tutta la popolazione di Montignoso".
"Eri il nostro dottore da sempre. Ogni volta che arrivavi al laboratorio portavi una ventata di allegria. Con la tua simpatia riempivi stanze. Una persona speciale, sempre disponibile, attenta e scrupolosa... Abbiamo perso un grande dottore, un buon amico, una meravigliosa persona" Lo ricordano così i colleghi del Sindacato Medici Italiani dell’Asl Centro Toscana, il dottor Catalano "morto sul campo di battaglia per combattere la pandemia". Lui, che era stato anche presidente regionale del sindacato. "Non si è sottratto al suo dovere – si legge nella nota dello Smi – e ha fatto sempre il suo lavoro con passione e competenza. Oggi siamo qui a piangere un’altra vittima sul lavoro".
La notizia della morte di Catalano ha sconvolto tutti in città. Il cordoglio è arrivato anche dalla Lega italiana per la lotta contro i tumori, sezione di Massa Carrara, che si è unita "al dolore della dottoressa Chiara Catalano per la prematura perdita del caro padre, apprezzato e stimato medico". Il saluto al dottor Catalano, oggi alle 15.30, al santuario dei Quercioli nel rispetto dei protocolli Covid.
Maria Nudi