Addio al vecchio quadrimestre. Al liceo ’Fermi’ si elimina lo stress

La dirigente Stefania Figaia parla di "un’innovazione che migliora il rapporto fra alunno e insegnante". Una proposta del collegio dei docenti che è stata subito accolta con grandi aspettative.

Addio al vecchio quadrimestre. Al liceo ’Fermi’ si elimina lo stress

La dirigente del liceo scientifico. ’Fermi’ Stefania Figaia

Una proposta che è arrivata ‘dal basso’ ma che è stata subito accolto con grandi aspettative. La valutazione unica del liceo scientifico ’Fermi’ porta in sé i semi del cambiamento e di un’innovazione del metodo didattico che potrebbero avere risvolti positivi sia per i docenti sia per gli studenti, sotto il profilo pratico ma pure psicologico. Il liceo scientifico ha abolito i trimestri o quadrimestri di valutazione con un unico periodo, che sarà quindi annuale, senza suddividere l’anno scolastico in due periodi. In fondo, un po’ tutti ci ricordiamo cosa accadeva quando si avvicinava la fine del quadrimestre: compiti in classe e interrogazioni che si moltiplicavano e accavallavano senza soluzione di continuità, giornate e pure notti passate sui libri per evitare di avere una media insufficiente.

Settimane di stress per i ragazzi ma anche per gli stessi insegnanti perché c’erano i tempi da rispettare. Basta, al liceo Fermi per quest’anno non accadrà. Gli studenti avranno a disposizione l’intero periodo scolastico per cimentarsi con lo studio proposto, per ottenere quel supporto necessario volto al recupero dei passaggi più ostici, per individuare stimoli e strategie che consentano loro di trovare soluzioni personali per superare gli ostacoli.

"E’ una scelta che è arrivata dal collegio docenti – spiega la dirigente scolastica, Stefania Figaia – e rappresenta un valore aggiunto che ho accolto con piacere perché è innovativa. Mi ricordo, anche dal mio lavoro di docente, che tutte le scuole dividono il periodo di valutazione fra trimestri, quadrimestri, pentamestre. La valutazione del primo trimestre determina un accumulo di prove scritte e orali che si intrecciano e si sovrappongono esponendo docenti e ragazzi a un superlavoro che non è finalizzato all’apprendimento ma solo ad avere delle prove di valutazione. Esprimendo soltanto un giudizio di sufficienza o non sufficienza, poi vedremo se e come graduarlo, liberiamo i docenti e gli studenti dallo stress della valutazione finalizzata al voto per una valutazione che è invece finalizzata al monitoraggio dell’apprendimento". Questo il vantaggio principale ma l’assenza del voto non significa che non ci saranno azioni di monitoraggio: "Tutto sarà accompagnato da azioni di rinforzo, recupero e potenziamento delle aree disciplinari più rilevanti, che allo scientifico sono soprattutto matematica e fisica, dove i ragazzi hanno il maggior numero di non sufficienze. La proposta dimostra che i docenti del Fermi sono impegnati in un’operazione squisitamente didattica e non solo organizzativa". Una proposta che ha anche una rilevanza sotto il profilo psicologico, non solo didattico. "I ragazzi monitoreranno in autonomia il proprio percorso, impareranno a organizzarsi, a capire a che punto sono arrivati e quali le materie su cui insistere di più. Poi va rafforzata anche l’alleanza formativa fra docenti e discenti che non deve essere fatta solo all’inizio dell’anno ma si rinnova tutti i giorni e la comunicazione diventa fondamentale". Lavorare su tutto l’anno significa adattare anche i modelli di insegnamento e apprendimento "alle diverse esigenze di tutti e ognuno. E’ una sperimentazione che valuteremo per capire cosa produce anche nella relazione docente-discente – conclude Figaia -. Staremo molto attenti e se sarà positiva la proseguiremo. Se riusciremo a contagiare anche altre scuole non dipenderà da noi ma dai risultati. Aspettiamo fiduciosi".