E’ stata la canzone ’Bella ciao’ a salutare Dino Oliviero Bigini, deceduto domenica scorsa all’età di 96 anni. Tanta gente, tanta dimostrazione di stima e d’affetto, tanti occhi lucidi e anche una punta di amarezza nel vedere la bara di un uomo, uno degli ultimi partigiani della Resistenza e della guerra di Liberazione, nell’atrio del ’suo’ palazzo comunale. Perché Bigini era stato anche consigliere regionale, consigliere comunale, assessore alle finanze e pro-sindaco al Comune di Massa. E le porte di quel palazzo dovevano essere spalancate per accoglierlo in quella Sala 10 Aprile, sala della città che ricorda quella Liberazione per la quale Bigini ha lottato, sacrificando, come tanti, la sua giovinezza.
Ma il calore della folla degli amici non è mancato. La presidente dell’Anpi, di cui Bigini era stato presidente e poi presidente onorario, Elena Emma Cordoni, ha ricordato l’uomo che ha raccontato la Resistenza, testimone e protagonista della lotta partigiana. Indossando il Montgomery, cappotto che tanto amava Oliviero, hanno preso la parola l’ex assessore Galeano Fruzzetti e l’onorevole Fabio Evangelisti, persone molto vicine alla famiglia. Tanta commozione nel ricordare il passato, episodi di vita che hanno visto come protagonista Oliviero, sempre pronto ad aprire un dialogo con tutti, nel suo modo di fare, con il sorriso stampato sul volto. Un personaggio di spicco, una figura storica della sinistra massese e soprattutto un uomo di pace.
Fruzzetti ha ricordato quando fu costituito il gruppo Insieme per la città e il giornalino che Bigini stesso dirigeva, con passione. "Tanto era il dolore per le guerre in corso tra cui quella della Palestina per le troppe vittime e il massacro in corso". Evangelisti ha ripercorso la vita di Oliviero, essendo stato al suo fianco. "Ci salutiamo all’indomani dell’insediamento di Trump e posso immaginare cosa avresti detto sul suo discorso arrogante e omofobo; l’avresti definito delirante".
Se n’è andato, Oliviero, nella settimana della memoria, a cui era legato e sempre presente tra gli studenti, alla vigilia dell’80° anniversario della Liberazione, che avrebbe festeggiato con gli amici e la sua famiglia, il suo grande orgoglio, con la moglie Zelinda, le figlie Pina e Daniela e gli amati nipoti. Anche il presidente Gianni Lorenzetti, con la fascia che rappresenta tutti i sindaci della Provincia, ha voluto portare il suo saluto e il suo cordoglio.
Angela Maria Fruzzetti