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Se n’è andata a 92 anni Pietrina Conti, la vedova di Pietro Conti con il quale aveva fondato quasi cinquant’anni...
Se n’è andata a 92 anni Pietrina Conti, la vedova di Pietro Conti con il quale aveva fondato quasi cinquant’anni fa la trattoria ‘Piè de Cecchin’ di via Tinelli 53 che ha chiuso “per ferie” il 13 dicembre e a inizio gennaio ha confermato la definitiva fine dell’attività di ristorazione. La Pietrina era l’anima della cucina, la sopraffina cuoca dei tortelli alla massese che hanno soddisfatto generazioni di clienti, abituali e non: i castagnolesi, che sono stati i primi a essere ringraziati nel post di saluto sui social, poi i massesi di città e infine i turisti, anche se all’inizio l’esercizio era soprattutto destinato al pasto dei lavoratori della Zona, quando le fabbriche brulicavano. Esplosa la crisi dell’industria con la chiusura di diversi stabilimenti, trovare un posto da Piè era comunque impossibile se non dopo lunghe code, protratte fino alla chiusura del locale. La politica di non avere prenotazioni ha pagato: pur di non perdere la priorità tanti aspettavano sotto il pergolato d’inverno, o nel prato con la buona stagione, pur di avere un tavolo.
E se al momento dell’ordine ti sentivi dire che “i tortelli sono finiti” un po’ male ci rimanevi. La Pietrina ha insegnato la sua arte alla figlia Giuliana che, con il marito Guido Pucciarelli e altri familiari, ha tirato avanti la trattoria con dispendio di energia molto alto ma anche con soddisfazioni notevoli e soprattutto con la partecipazione di appassionati clienti che hanno continuato a consumare i loro pranzi – avendo deciso i gestori negli ultimi anni di non aprire per cena – in via Tinelli, parcheggiando l’auto un po’ dove si poteva. Una trattoria che accoglieva gente di ogni tipo, compresi molti politici che ai tavoli di Cecchin cercavano qualche idea assaggiando i veri piatti della cucina massese, dai tortelli ai taglierini coi fagioli, dal baccalà marinato a salsicce e rapini e via dicendo senza saltare, ovviamente, la torta di riso. Ora che anche la Pietrina non c’è più, la nostalgia è ancora più forte. Un’epoca è davvero finita.
r. j.