REDAZIONE MASSA CARRARA

Aero Alliance chiede spazio. Pronto un Piano di sviluppo. Ora l’ok di Regione e Comune

L’azienda è in grande espansione e vuole continuare a investire su Carrara. Necessari interventi sulla viabilità e rendere produttive aree non edificabili. Messo a punto un protocollo d’intesa che passerà alla firma di Giani e Arrighi.

Un’immagine dell’interno di Aero Alliance durante una recente apertura al pubblico

Un’immagine dell’interno di Aero Alliance durante una recente apertura al pubblico

Aero Alliance in poco tempo è diventata una delle principali realtà industriali del territorio apuano: una crescita continua che si affianca a uno sviluppo operativo e tecnico che, ora, ha bisogno di nuovi spazi. Una realtà che non solo la provincia ma tutta la regione non può permettersi di perdere e, anzi, deve aiutare a consolidare la propria presenza. Per questo, è stato messo a un punto un protocollo d’intesa fra le istituzioni coinvolte per consentire ad "Aero Alliance di realizzare il proprio piano di espansione nei tempi richiesti dalle necessità del business, potendo così mantenere ed ampliare le attività di riparazione di turbine a gas aeroderivative ad Avenza". Un documento che passerà alla firma del presidente della Regione, Eugenio Giani, della sindaca di Carrara, Serena Arrighi, e dell’amministratore delegato di Aero Service Technologies Italy srl-Aero Alliance, Libero Nicodemi.

Stiamo parlando di una multinazionale, una joint venture paritaria al 50% siglata nel 2019 tra Baker Hughes e Ge Gas Power, che ha iniziato il nuovo insediamento nella provincia apuana nel 2020, per arrivare nel 2022 all’inaugurazione ufficiale dello stabilimento già operativo, realizzato nella ex sede della Gaspari Menotti, in viale Zaccagna ad Avenza. Un investimento iniziale da 22,6 milioni di euro, in un polo specialistico nato per fornire a Baker Hughes e Ge Gas Power attività di ricerca e sviluppo, supporto ingegneristico, produzione di parti di ricambio, manutenzione e servizi post-vendita. In Italia, Aero Alliance opera attraverso l’entità legale Aero Service Technologies Italy srl e ad Avenza ha realizzato un centro di eccellenza mondiale per il settore delle turbine a gas di tecnologia aeroderivativa, ovvero turbine di origine aeronautica ottimizzate per la generazione di energia elettrica e per il settore dell’energia, senza dimenticare che ha altre sedi nel mondo, fra America, Norvegia, Olanda e Malaysia. Investimenti proseguiti in questi anni per potenziare il sito che, oggi, si estende su 62.000 metri quadrati, di cui ad oggi 18.000 mq coperti, e che occupa 280 persone.

Numeri che, però, non bastano più: Aero Alliance negli ultimi cinque anni ha registrato una costante e significativa crescita di volumi ed occupazionale, portando a saturare le attuali capacità dello stabilimento di Avenza (superfici coperte di produzione, parcheggi, aree di logistica ed aree per il personale) ma qui vuole restare. Infatti, ha presentato al Comune di Carrara un’ipotesi di piano di sviluppo delle aree produttive da realizzarsi negli anni 2024-2026, che, se completamente realizzato, porterà ad un aumento dei volumi di attività con conseguente ulteriore ricaduta occupazionale sul territorio apuano. Ha bisogno di ulteriori aree produttive e logistiche, sia aree coperte aggiuntive per montaggio, lavorazioni speciali e stoccaggio di manufatti di derivazione aeronautica, sia ulteriori aree di movimentazione e logistica ma pure spazi comuni e di supporto alla qualità della vita dei propri dendenti: quindi vuole ancora investire a Carrara. Basta che ci siano le condizioni, tecniche, urbanistiche e, di conseguenza, politiche.

Da qui il protocollo d’intesa che mette allo stesso tavolo oltre ad Aero Alliance, la Regione Toscana e il Comune di Carrara, finalizzato all’innovazione e allo sviluppo della filiera industriale di Service Technologies Italy srl in Toscana. Fra le proposte sul tavolo, interventi urgenti sulla viabilità per permettere la circolazione in sicurezza di un numero elevato di auto e mezzi pesanti ma anche il superamento di alcune previsioni urbanistiche per permettere gli interventi di espansione rendendo produttive le aree che oggi non sono edificabili, attraverso anche un progetto di variante al Piano operativo da sottoporre al consiglio comunale di Carrara.