
L’atterraggio di. un aereo con la pista allagata all’aeroporto ’Città di Massa’ che negli ultimi giorni è stato chiuso dall’Enac a causa del maltempo
Non accenna a placarsi la polemica sul progetto di sviluppo e rilancio dell’aeroporto ’Città di Massa’. Nei giorni scorsi, durante il maltempo che si è abbattuto sull’intera provincia apuana, provocando danni e disagi sia in montagna che nelle zone di mare, l’aeroporto è stato chiuso a tutto il traffico a causa di allagamenti sulla pista. Sono stati consentiti esclusivamente i voli di emergenza, compresi i servizi Hems (servizio medico di emergenza con elicotteri). E gli atterraggi e decolli con precauzione per presenza di ristagno acqua. Una chiusura imposta dall’Enac, l’Ente nazionale per l’Aviazione civile, su segnalazione, a quanto pare, di alcuni cittadini.
Per tutti coloro che sono contrari al progetto, o che quanto meno hanno espresso forti dubbi, si tratta di una prova del fatto che quello è un luogo esondabile e svolge quindi la funzione di cassa di laminazione della zona. "Non può essere cementificato – sostengono – sarebbe un rischio in più per tutta la zona". Come noto, si sono schierati contro il progetto, dell’amministrazione di Massa e della nuova gestione, le associazioni ambientaliste, i residenti e le attività della zona, tra Poveromo e Cinquale, alcune forze politiche ta cui il Pd e la stessa amministrazione comunale di Montignoso. La società Amici di Ronchi e Poveromo ha parlato di un "mostro che divora suolo, inquina l’aria, trasforma il paesaggio in un luogo grigio e anonimo. Noi non vogliamo questo: alzeremo la voce, protesteremo, ci opporremo alla colata di cemento".