REDAZIONE MASSA CARRARA

’Affaire’ Monoblocco. I comitati martellano: "Il vecchio ospedale deve essere restaurato"

Lunga lettera inviata al presidente del consiglio comunale Bottici "Si utilizzino le risorse anche per l’adeguamento antisismico e non vengano dissipati per fare una palazzina nuova".

’Affaire’ Monoblocco. I comitati martellano: "Il vecchio ospedale deve essere restaurato"

I comitati in difesa della salute pubblica di Massa Carrara scrivono al presidente del consiglio comunale Cristiano Bottici. E lo fanno per chiedere risposte sul Monoblocco. In un lungo intervento il comitato ‘Salute pubblica’, l’associazione Micelyum e l’associazione Lunezia, chiedono a Bottici di farsi portavoce delle istanze sull’ex ospedale presentate alla sindaca Serena Arrighi, alla vice sindaca Roberta Crudeli e all’assessore alle Partecipate Carlo Orlandi, nel corso di un incontro avvenuto a dicembre dello scorso anno. "Torniamo a chiedere alla sindaca che si attui il restauro e l’adeguamento antisismico, antincendio e impiantistico del Monoblocco – scrivono le associazioni in difesa della sanità apuana –, e che i fondi pubblici già stanziati non vengano dissipati in una nuova palazzina. Chiediamo che con questi fondi vengano ristrutturate e adeguate le palazzine storiche di Monterosso G, H e I. Prendendo spunto dall’esempio virtuoso dell’edificio F, nelle palazzine storiche si potrebbero trovare le metrature necessarie per ospitare i servizi sanitari da spostare, come abbiamo dimostrato nella seduta pubblica alla conferenza stampa del 23 febbraio scorso. Chiediamo inoltre che vengano considerati come spazi usufruibili come ambulatori, con poco impegno migliorativo, i 330 metri quadrati dell’ex centro trasfusionale al piano terra, e gli ambulatori chiusi o adibiti ad altro nella palazzina dell’ex ginecologia e ostetricia dell’edificio adiacente all’ex ospedale civico".

"La straziante situazione della sanità nella Usl nord ovest a cui apparteniamo è chiara a tutti – proseguono dal comitato ‘Salute pubblica’ e dalle associazioni Micelyum e Lunezia –, e che i cittadini di Carrara siano agli ultimi posti della classifica lo sanno tutti quelli che usufruiscono dei servizi sanitari. Chiediamo che si pretendano chiarimenti ai vertici aziendali e regionali sul perché sulla cartellonistica all’esterno dei container che dovevano essere adibiti ad ambulatori, ci sia un’indicazione a nostro avviso erronea, e cioè: ‘costo 710mila euro per installazione manufatti prefabbricati adibiti a laboratori e spazi accessori di competenza del complesso ospedaliero di Carrara’. Chiediamo infine ai consiglieri di accertare se le cucine che servono le cure intermedie e la mensa siano state di fatto chiuse – concludono –, come da segnalazioni a noi giunte, e se le derrate e i vassoi pronti arrivino da fuori Regione. Questo comporterebbe un valore negativo aggiunto, dall’intera operazione, con ulteriore aggravio della situazione per il territorio".