REDAZIONE MASSA CARRARA

Affondo degli ambientalisti: "Nostro contributo ignorato"

Le associazioni chiedevano di partecipare "a un tavolo conoscitivo" con gli enti. Mencarelli (Cinque stelle) preoccupata "per la lentezza delle operazioni".

La Guang Rong, incagliata davanti al pontile di Marina di Massa dal 28 gennaio

La Guang Rong, incagliata davanti al pontile di Marina di Massa dal 28 gennaio

Avrebbero voluto essere coinvolte le associazioni ambientaliste. Almeno a un "tavolo conoscitivo", senza pretendere di partecipare alle decisioni sulla gestione dell’emergenza. Ma niente tavolo conoscitivo, e le associazioni Legambiente, Italia Nostra, Arci, Cai, Apuane Libere, WWF e Benetti, prendono atto che la loro richiesta non è stata accolta e assicurato che continueranno a svolgere un’azione "di verifica di controllo, di suggerimento e indagine", confrontandosi con i loro associati. Le associazioni sottolineano che il loro apporto avrebbe potuto essere "un valore aggiunto, addirittura necessario, sia per la valutazione degli aspetti più strettamente ambientali, ma soprattutto per fare e costruire una rete comunicativa che possa essere più capillare e arrivi più facilmente alla cittadinanza".

"Riteniamo che di fronte ad un rischio e ad un’emergenza come quella creata dall’incidente di una nave a pieno carico davanti alla nostra costa, il contributo di tutti i gruppi sociali, associazioni, categorie economiche e non, sarebbe stato un forte segnale di partecipazione e collaborazione a tutela di tanti interessi collettivi che rischiano di essere colpiti da questo incidente" concludono.

E guarda con preoccupazione alle conseguenze del naufragio della Guang Rong sul turismo "già in difficoltà a causa della crisi economica e della gestione poco lungimirante del litorale" la coordinatrice provinciale del Movimento 5 Stelle Luana Mencarelli. "Il pontile, simbolo di Marina di Massa, rappresentava un punto di attrazione per residenti e visitatori e la sua distruzione ha privato la città di un elemento della propria identità turistica" commenta, sottolineando la preoccupazione per la "lentezza delle operazioni di rimozione della nave e di bonifica dell’area" e rilanciando quella degli operatori che si chiedono "chi vorrà trascorrere le vacanze su un litorale potenzialmente inquinato e con un’area interdetta intorno alla nave arenata a pochi metri dalla riva". "Nonostante la gravità della situazione, la risposta delle istituzioni ha avuto inizio solo il 10 febbraio, ben 13 giorni dopo l’incidente con la rimozione del carburante dai serbatoi della Guang Rong – sottolinea Mencarelli –. Un ritardo che preoccupa in merito al rischio di sversamenti e che ha dato il tempo alle correnti di disperdere eventuali sostanze inquinanti".

Per la coordinatrice del M5s non basta l’inchiesta per naufragio colposo aperta dalla Procura. E chiede risposte chiare a una serie di domande: "quali misure verranno adottate per accelerare le operazioni di rimozione della nave e la bonifica dell’area? Quali misure per veder risarciti tutti i danni subiti dalla cittadinanza, dall’ambiente e quelli eventuali degli operatori turistici?"