Un ciclo di dodici mostre dedicate agli artisti locali per coniugare arte e cibo. Un anno di eventi espositivi ospitati all’interno del circolo ristorante ‘Aglio e Oglio’ di Avenza di Massimo Bonucelli e Manuela Valsega, in arte ‘Osti Rosti’.
La direzione artistica del circolo è stata affidata a Graziano Guiso, il pittore del mondo onirico e dell’infanzia che selezionerà gli artisti che esporranno ad ‘Aglio e Oglio’. Una serie di mostre studiate per risaltare l’arte e il cibo del circolo. Domani alle 18 l’artista Giovanna Ambrogi inaugurerà il mese di gennaio con la sua personale. Una carrellata sullo stile di questa pittrice, che utilizza varie modalità espressive per comunicare con il suo mondo emozionale. Si tratta di opere realizzate con vari materiali presi dal quotidiano, di cui reinventa la collocazione nell’universo delle cose modificando con ciò la prospettiva del consueto, elementi che unisce facendoli interagire in composizioni che risultano misurate e armoniche, oltre l’apparente disordine.
Lo stile ‘astratto’ di Giovanna Ambrogi si muove dentro il vasto campo dell’astrazione, segnata da un gusto particolare per il fare, per l’assemblare, per il ricorso a oggetti e materiali poveri, desueti, spesso scartati e pronti per essere inghiottiti nel nulla, se la mente e il cuore dell’artista non li avessero scelti per essere i protagonisti di un’opera in cui si combinano povertà dei materiali e rigore della ricerca. Nelle sue opere si ritrovano molti generi di materiali come tela, carta, stoffa, ceramica, marmo, in un’ininterrotta ricerca sul rapporto tra segni, forme e superfici. Ambrogi crea delle sottili architetture mentali tra pieni e vuoti, con un’attenzione al ruolo giocato dalla serialità e dalla ripetizione di certe forme, in contrasto con forme isolate che sembrano essere sfuggite al controllo dell’insieme in cui si trovava.