"Aiutate le Alpi Apuane". Striscione al ’Tour de France’: "Tutto il mondo deve sapere"

Gli ambientalisti lungo le strade della prima tappa della competizione ciclistica più famosa. Briccolani: "La Regione deve rendere le montagne Parco nazionale per avviare la salvaguardia".

"Aiutate le Alpi Apuane". Striscione al ’Tour de France’: "Tutto il mondo deve sapere"

"Aiutate le Alpi Apuane". Striscione al ’Tour de France’: "Tutto il mondo deve sapere"

Un appello a caratteri cubitali, in inglese e francese, per salvare le Alpi Apuane. E’ l’ultima protesta metta in atto dall’associazione Apuane Libere in occasione della prima tappa del Tour De France, un sit-it lungo le strade della prima tappa della competizione ciclistica più famosa al mondo, per manifestare contro la distruzione delle montagne famose in tutto il mondo per il loro marmo. I volontari hanno esposto striscioni di protesta durante la prima tappa Firenze-Rimini de "La Grande Boucle": la più famosa corsa a tappe di ciclismo su strada professionistico al mondo, che quest’anno ha visto per la prima volta la partenza dalla Toscana.

Un enorme telo rosso di 180 metri quadri con su scritto "Liberiamo le Alpi Apuane" ed uno giallo più piccolo con le traduzioni in francese ed inglese del motto "Aiuta le Alpi Apuane", sono stati esposti nei pressi del traguardo volante del Gran premio della montagna al Valico Tre Faggi al confine tra Toscana ed Emilia-Romagna. "Sono ancora troppe – affermano da Apuane Libere - le persone che nel mondo ignorano questo vero e proprio ecocidio che sta polverizzando un’intera catena montuosa sorta dal mare milioni e milioni di anni fa, ricchissima di esclusività floristiche, faunistiche ed interclusa dentro in un Geoparco Mondiale Unesco, solo per biechi interessi privatistici legati all’estrazione del marmo. Con questo gesto dimostrativo abbiamo voluto informare gli sportivi di tutto il mondo, che con il marmo delle Alpi Apuane, conosciuto a livello mondiale grazie ai capolavori scultorei di Michelangelo, Canova e Bernini, oggi si producono soltanto colle cementizie, sbiancanti per dentifrici e gabinetti per le regge degli sceicchi arabi ed è per questo che puntiamo il dito contro le scellerate politiche ambientali, da decenni portate avanti di chi è al governo della Regione Toscana. Grazie a questa miopia ecologica portata avanti negli ultimi decenni su questa catena montuosa, molti siti estrattivi ormai rinaturalizzati e chiusi da decenni sono stati avidamente riaperti, portando ulteriori profitti milionari alla devastante industria mineraria a discapito della salute delle persone e dell’ambiente".

"Se esiste un olocausto biologico in Italia –spiega il presidente Gianluca Briccolani – quello è imperante in Toscana sulle Alpi Apuane, per cementificazioni e inquinamento degli alvei di fossi, torrenti e fiumi, specie animali e floreali endemiche completamente spazzate via, la presenza di vere e proprie discariche a cielo aperto di gomma, plastica, materiali ferrosi e addirittura eternit. Esigiamo dalla Regione Toscana – conclude – l’istituzione di un Parco Nazionale dove la natura sia realmente salvaguardata".