Aiuti per le famiglie in difficoltà. Nidi gratis, approvata la graduatoria. Sono 94 le richieste in Lunigiana

La condizione principale per accedere ai fondi era quella di avere un Isee inferiore ai 35mila euro. Prevista una riapertura del bando a settembre per permettere a tutti gli interessati di partecipare.

Aiuti per le famiglie in difficoltà. Nidi gratis, approvata la graduatoria. Sono 94 le richieste in Lunigiana

Approvata la graduatoria che offre la possibilità di aiutare le famiglie

Approvata in questi giorni la graduatoria dei beneficiari del contributo regionale ’Nidi gratis’ per il nuovo anno educativo 2024/2025. Sono oltre 13mila le domande accettate da Regione Toscana ma solo 128 provengono dalla provincia di Massa Carrara di cui 94 dalla Lunigiana, contro le 4.153 di Firenze, 1.656 di Pisa, 1.383 di Prato, 1.196 di Arezzo, 1.169 di Pistoia, 1.118 di Siena, 900 Lucca, 856 Livorno e 466 Grosseto. Le famiglie con Isee inferiore ai 35 mila euro potevano presentare domanda direttamente sull’applicativo regionale dal 29 maggio al 27 giugno per ottenere uno sconto sulla retta in base a due fasce Isee, fino ad un massimo di € 527,27 per ciascuna mensilità, escluso agosto e che, in molti casi, equivale alla gratuità dei nidi. Sono 42 le famiglie ammesse al contributo per i nidi di Aulla "Edmondo De Amicis" e "Il Girasole", 20 famiglie per il nido "Giovanna Filippi Bisciotti" di Pontremoli in gestione associata con i comuni di Mulazzo e Filattiera, 12 le famiglie nel comprensorio Bagnone con i comuni di Villafranca e Licciana Nardi in gestione associata sul nido "Cresco Giocando di Bagnone", 2 famiglie per il nido "Il Riccio" di Fivizzano.

Ogni famiglia riceverà nei prossimi giorni una comunicazione personalizzata. La formula di assegnazione prevede che le risorse arrivino dalla Regione direttamente ai nidi aderenti al bando per il tramite dei Comuni. Il progetto intende offrire un’opportunità alle famiglie a sostegno di tutto il ciclo formativo dei minori, da 0 anni fino al termine dell’obbligo scolare. Visti i numeri, non tutte le famiglie sono venute a conoscenza di questa misura di per se preziosa in un contesto sociale sempre più caratterizzato da genitori che lavorano e che nel migliore dei casi possono confidare sull’accudimento dei propri figli da parte dei nonni. Così, a settembre è prevista la riapertura del bando e vi potranno partecipare i nidi che non hanno aderito al primo ma anche chi ha commesso errori nella formulazione della prima domanda o chi non aveva Isee disponibile.

"Non sapevo di questa opportunità che - dichiara la mamma - per me è oro. Sia io che mio marito lavoriamo fino al tardo pomeriggio ma io ho un contratto part time e lo stipendio è quello che è. Sapere di poter mandare al nido nostra figlia senza rischiare di arrivare a stento a fine mese per pagare la retta è un grande sollievo". Inoltre, per le famiglie che hanno Isee tra i 35.000 ed i 50.000 euro è prevista una misura ah hoc con un altro bando denominato ’Nidi di qualità’ che si rivolge ai Comuni e non direttamente ai cittadini.

’Nidi di qualità’ destina 10 milioni di euro alle amministrazioni comunali per la qualificazione dei servizi per la prima infanzia e prevede l’attivazione di un contributo per aiutare nel pagamento della retta per il nido anche le famiglie con Isee compreso in questa fascia.

Michela Carlotti