REDAZIONE MASSA CARRARA

"Non sopprimiamo l’akita inu"

L’associazione «Gabbie vuote» chiede a Carrara una terapia comportamentale

Un esemplare di Akita (foto di repertorio)

Carrara, 8 agosto 2016 - CONTINUANO gli attestati in difesa del cane che ha morso il suo padroncino. Dopo la Lega del cane arriva adesso l’associazione «Gabbie vuote» che ricorda quanto prevede la legge sui casi simili e chiede che l’akita inu non sia abbattuto. Il cane, lo ricordiamo, un cucciolone adorato dalla sua famiglia, morse qualche giorno fa il suo padroncino, un bambino di 7 anni, mandandolo in condizioni critiche al Meyer dove è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico che gli ha suturato il cuoio capelluto e ricostruito un orecchio sbranato.

Così l’associazione «Gabbie vuote», dispiaciuta per il bambino e i genitori e nell’augurarsi che la brutta avventura non lasci traumi, chiede che il cane non venga soppresso. «Sappiamo – si legge in una nota – che il cane è sotto osservazione all’Asl che lo deve sottoporre a un percorso “riabilitativo” e terapie comportamentali. Questo anche in considerazione dell’attaccamento che l’animale ha dimostrato alla famiglia. I Comuni e le Asl organizzate svolgono valutazioni di cani che manifestano problemi di comportamento, difficoltà di relazione con altri cani o con l’uomo. La valutazione può essere seguita da un programma di recupero, anche in collaborazione con veterinari comportamentisti. La legge prevede anche il percorso formativo per il proprietario con rilascio di un patentino. Non è accettabile la soppressione. Perfino i cani addestrati per i combattimenti e sottratti ai loro aguzzini sono stati brillantemente recuperati e destinati all’adozione. Ricordiamo al sindaco che è responsabile della tutela di tutti gli animali, pubblici e privati, domestici o selvatici e ci auguriamo quindi che l’akita inu che ha dato commoventi esempi di fedeltà venga recuperato alla pacifica interazione con l’uomo».