REDAZIONE MASSA CARRARA

Al via la pesca da casting. Cerimonia con 12 nazioni

Per la prima volta in Italia i mondiali del suggestivo sport fino a sabato a Marina. Una dispiclina sconosciuta che si svolge con la canna, ma sul terreno .

La sfilata nel centro di Marina con 12 nazioni e 65 atleti

La sfilata nel centro di Marina con 12 nazioni e 65 atleti

Sono stati aperti da Alena Klauser, presidente della Federazione internazione del casting i 12esimi campionati mondiali di pesca casting, categoria veterani masters che si disputano al campo scuola fino a sabato. Alla cerimonia sono intervenuti la vice sindaca Roberta Crudeli; l’assessore allo Sport Lara Benfatto; i presidenti nazionale e regionale della Federazione attività subacquee, Claudio Matteoli e Massimo Mecatti; i delegati regionale e provinciale del Coni, Simone Cardullo e Vittorio Cucurnia; il vice presidente pesca di superficie e consigliere federale Stefano Sarti. Gli atleti (65 in rappresentanza di 12 nazioni) si sono ritrovati in via Rinchiosa e in corteo hanno sfilato fino a largo Marinai d’Italia per la cerimonia, ciascuno dietro la propria bandiera e con le ragazze della Rotellistica Apuana nel ruolo di alfieri. Il maltempo ha provato a rovinare la festa ma ha prevalso lo sport. "Per la città questa è una occasione importante perché è la prima volta che un campionato mondiale di casting si svolge in Italia – hanno detto Crudeli e Benfatto – questo tipo di pesca è dolce, mette a contatto con il territorio. E’ uno sport interessante, soprattuto fra i giovani".

Per Cardullo quelli del mondiale saranno quattro giorni di sport, di turismo e di cultura, che daranno un ritorno economico: "il Coni regionale è vicino a queste manifestazioni che segue con attenzione". "Questo sport non ha niente della pesca classica, ma è uno sport interessante" ha detto Matteoli. E dopo le orazioni di rito, la presentazione di tutte le squadre, ciascuna a turno sul palco accompagnate dalla esecuzione del proprio inno nazionale. Quindi il giuramento di un atleta e di un giudice a nome di tutti i partecipanti al mondiale, con l’impegno di rispettare i principi olimpici e il fair play, di rifiutare il doping. A seguire l’apertura formale da parte della presidente Klauser e un minuto di silenzio per un dirigente nazionale recentemente scomparso. Speaker della manifestazione Massimiliano Giacich, ct della nazionale under 21 di surf casting. E da oggi la parola passa alle canne delle dodici squadre: oltre alla italiana, sono presenti Germania (la più numerosa), Austria, Ceka, Giappone, Ungheria, Norvegia, Polonia, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Svizzera.

Maurizio Munda