REDAZIONE MASSA CARRARA

Alan Turing e la macchina “Enigma“

Il famoso scienziato inglese contribuì con molte donne a decodificare i messaggi della Germania nazista

Alan Turing, il famoso scienziato inglese, fu uno dei 60 crittoanalisti del governo britannico alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale. A beneficio di tutti, ricordiamo che la crittografia è la scienza che studia i modi in cui nascondere messaggi: deriva dalla parola greca “kruptòs” che vuol dire “nascosto”. Quando ci sono dei conflitti, crittografare i messaggi è importantissimo; ad esempio il governo nazista utilizzava Enigma, che cambiava codice di cifratura ogni giorno. Tra il 1939 e il 1940, la squadra di Turing progettò una macchina chiamata “Bombe“ per decifrare i codici tedeschi, contribuendo a sconfiggere la Germania nazista.

Eroe di patria? Non proprio. Inizialmente c’era il divieto di parlare o scrivere di qualsiasi argomento relativo a quel periodo, perciò Turing continuò i propri studi sull’intelligenza artificiale. Nel 1952 però venne arrestato per omosessualità e fu costretto ad assumere degli estrogeni per la castrazione chimica. La depressione, legata al trattamento e all’umiliazione subita, lo portò al suicidio nel 1954.