Dai balli lenti al bagno Zena di Marinella alla musica elettronica del Gilda beach. Aldo Rossi in arte dj ‘Unsinkable’ da quando ha quindici anni lavora nel mondo della notte. Ora di anni ne ha 70 e continua a mettere musica. Dj e vocalist ha frequentato tutte le discoteche della zona facendo ballare intere generazioni. In gioventù al Nido di Filetto ha lavorato fianco a fianco con gli esordienti Zucchero e Lena Biolcati, ma ancora prima ha conosciuto tutti i dj che negli anni si sono succeduti nelle consolle delle discoteche più famose d’Italia, uno tra tutti Claudio Cecchetto. Gli esordi nella sala da ballo Zena, quando ancora si ballavano i lenti. Poi i tempi sono cambiati, la maggior parte delle discoteche hanno chiuso e oggi la maggior parte dei locali dove si mette la musica sono quelli dove si fa lap dance, come al Gilda beach di Viareggio dove Aldo lavora ormai da diversi anni.
"Ho iniziato quando nelle sale da ballo non c’erano ancora i dj ma i complessi che facevano musica dal vivo con le canzoni dei Pooh, dei Nomadi e dei gruppi dell’epoca – racconta Aldo dj –. Erano gli anni Settanta e si ballava sia il pomeriggio sia la sera. Si usavano dischi in vinile. Ho sempre fatto l’operaio nel settore degli abrasivi e il dj per passione come dopo lavoro. Ho iniziato allo Zena, poi al Piccadilly di Spezia, al Lido di Filetto, all’Umbertino e alla Caravella. In Versilia quando c’era il Vague, il Farruk, Agorà, ma ho lavorato anche al King di Piacenza e in altre discoteche italiane. A quel tempo c’erano i vinili e il dj mixava, avevo delle valigie piene di dischi – prosegue dj Aldo –. Oggi non mixa più nessuno si usano i computer, i cd, le chiavette. Tecnologie che uso anch’io come base per le ragazze che fanno lap dance. Dal Novanta a oggi il panorama musicale è completamente cambiato, ma di pari passo sono cambiate anche le generazioni. Quando ho iniziato a ballare ci andavano tutti, in discoteca si sono conosciute e sposate diverse generazioni. Si incontravano una domenica e poi aspettavano di vedersi la domenica dopo. C’era il ballo lento, a coppie, poi dagli anni Settanta il ballo è diventato singolo e dal Novanta è finito tutto. Oggi i ragazzi invece di andare a ballare vengono a vedere la lap dance". Insomma una vita passata tra la musica. "Si è persa l’abitudine di andare a ballare anche perché entrare in discoteca adesso costa parecchio – conclude il dj –, sono proprio cambiati i tempi. Una volta nelle discoteche si esibivano i gruppi musicali ora è tutta musica elettronica. Il top della musica nelle discoteche si è raggiunto negli anni Settanta, Ottanta e Novanta, quando ancora si andava a ballare di pomeriggio o si facevano gli after. Le discoteche all’inizio facevano solo musica, poi è arrivato tutto il resto a cominciare dalle cubiste, che sono nate per fare scena".