"Il Comune non ha mai pagato
1 euro, non ha dato autorizzazione per quella struttura, il Comune non eroga acqua o energia elettrica, voglio capire cosa c’entra l’amministrazione comunale con tutta questa vicenda". Mette le mani avanti il sindaco di Montignoso Gianni Lorenzetti, il quale rispedisce al mittente, avvero a FdI, le ’accuse’ riguardo alla questione degli allacci abusivi di luce e acqua alla Casa Rossa Occupata che le forze dell’ordine, intervenute al momento dello sgombero all’alba di lunedì, hanno proceduto a staccare. Lorenzetti in questi giorni si trova a Roma per l’Assemblea congressuale delle Province Italiane ha avuto modo di incontrare i referenti nazionali delle forze che costituiscono la sua maggioranza per chiedere chiarimenti riguardo ad uno sgombero definito da lui stesso "una prova muscolare inspiegabile della destra". "Nel nostro incontro romano – ha spiegato Lorenzetti – è emerso che si è trattato di un’azione studiata a tavolino per mettere una bandierina e per buttare fumo negli occhi dei cittadini, i problemi dell’Italia sono ben altri".
Intanto crescono gli interventi a supporto della Casa Rossa. "L’imponente dispiego di uomini e mezzi per murare gli accessi alla Casa Rossa, impedendo quindi il suo uso da parte di coloro che da dodici anni ne hanno fatto un luogo di incontro, iniziative, corsi, ci appare davvero fuori luogo – fa sapere in una nota i Circoli di Legambiente Carrara, Massa, Montignoso –. Primo perché, a seguito dell’intervento del comune di Montignoso e del sindaco, che aveva proposto un percorso, condiviso anche da chi alla Casa Rossa operava, si andava verso una soluzione positiva e risolutiva. In secondo luogo perché la Casa Rossa era un luogo di iniziative aperte a tutti. Attraverso un confronto anche con le forze di governo si sarebbero potute costruire soluzioni meno simboliche. Chi oggi festeggia e inneggia, con linguaggi anche offensivi e spesso triviali, per il presunto ripristino della legalità, soprattutto da parte di chi fa parte delle istituzioni, dovrebbe invece porsi la domanda del perché accadono queste cose, magari si soffermerebbe sul fatto di come mancano spazi aggregativi nel nostro territorio. Tutti i Comuni dovrebbero intraprendere azioni come quella di Montignoso costituendo un Osservatorio per la partecipazione civica e i beni comuni per fornire strumenti concreti a migliorare la manutenzione e la rigenerazione dei beni comuni".
Ilaria Vallerini