Massa, 18 maggio 2017 - IL DOPPIO appuntamento con «Allarme bullismo», iniziativa inserita nel calendario di eventi per le celebrazioni del mese mariano in programma per tutto il mese di maggio al santuario «Maria ausiliatrice dei Quercioli», ha acceso i riflettori sull’attività del consultorio Ucipem «La famiglia». L’associazione onlus con sede in via XXIV Maggio accanto al santuario, presieduta da Giuliano Ronchieri e diretta da don Mario Amadi, parroco dei Quercioli anch’egli consulente familiare.
«Contrastare il bullismo significa educare gli adulti a prendersi cura dei figli – sottolinea don Mario – e fornire ai giovani gli anticorpi per contrastare l’insorgere della violenza». Una delle tematiche di cui si occupano abitualmente gli operatori formati dalla scuola per consulenti familiari dei Quercioli, che fanno parte dell’Associazione italiana consulenti coniugali e familiari e che operano gratuitamente fornendo consulenza in varie situazioni di disagio individuale e di relazione, mettendo a disposizione servizi di vario genere. «Oltre alla prima accoglienza – spiega Ronchieri – ci sono le consulenze di natura familiare, di coppia, psicologica, legale, etica, antropologica e per la cittadinanza attiva». Ma anche gli itinerari, a partire dall’educazione all’affettività, alla relazionalità e sessualità per adolescenti e giovani, proseguendo con quelli rivolti alle coppie sulla paternità e maternità responsabile, quelli di preparazione dei genitori alla nascita di un figlio, fino agli itinerari di genitori sulla relazione educativa.
UNA SETTANTINA i casi sociali di varia natura esaminati finora ai Quercioli e sei i neoconsulenti prossimi al diploma. In programma anche una pubblicazione che riporterà informazioni, date e statistiche «dell’attività svolta da una struttura e un’organizzazione – ricorda don Mario – che vivono di contributi e donazioni». Il secondo appuntamento con Laura Crapanzano, criminologa della Polizia municipale del Comune di Massa, dopo quello dal titolo «Analisi socio pedagogica del bullismo: come riconoscerlo e come intervenire», è in programma sabato, alle ore 21, e affronta il tema del bullismo telematico tra prevenzione ed educazione. «Il fenomeno del bullismo – spiega Giuseppina Ronchieri, consulente famigliare – è l’atteggiamento di sopraffazione sui più deboli, con riferimento a violenze fisiche e psicologiche attuate specie in ambienti scolastici o giovanili».