ANGELA MARIA FRUZZETTI
Cronaca

Allarme dall’ex Ugo Pisa "Sta cadendo a pezzi"

I piloni sono arrugginiti e la copertura del passaggio pedonale è penzolante. E alcuni cittadini segnalano crolli di calcinacci e mattoni. "E’ una vergogna"

di Angela Maria Fruzzetti

Siamo prossimi alla stagione estiva e per il nostro territorio, a vocazione turistica, significa riprendere le attività, ripartire dopo il terribile vuoto della pandemia da Covid. E per una buona ripartenza occorre un territorio capace di accogliere i turisti, garantendo almeno la sicurezza. "Siamo a Marina di Massa, sul lungomare davanti alla ex colonia Ugo Pisa – interviene Franco Ceccarelli – perchè alcune persone ci hanno segnalato che la struttura è a rischio crolli di calcinacci e mattoni. In primis parliamo del ponte della ex Ugo Pisa, una vergogna del nostro litorale, ormai da anni. I piloni sono pieni di ruggine, il passaggio pedonale ha una copertura di lamiera ormai deteriorata e penzolante, che mette a rischio l’incolumità dei passanti. Inoltre, i ponteggi che sostengono la struttura pericolante non sono segnalati e nemmeno illuminati: se un’auto li urta c’è il rischio che crolli tutto. E’ questa l’immagine che vogliamo dare a Marina di Massa?".

E c’è dell’altro: l’intera struttura è fatiscente. "Sulla facciata lato mare le mura trovano un "sostegno" precario solo con una rete da recinzione poiché mancano di fissaggio da manutenzione tale da garantire di rimanere stabili da sole – aggiunge Franco Bigini. Gli fa eco Francesco Freni: "Tra poco arriveranno i bambini per i corsi estivi della vela e dovranno passare sotto quei pericoli: chi si assume la responsabilità?. Ho fatto il bagnino per 40 anni e vi assicuro che questo era un gioiello. C’era persino una chiesa, con altare e bassorilievi in marmo: smantellato tutto. Mi chiedo dove sia finita". "In questo stabile fatiscente, anche nell’ala della ex pugilistica, trovano alloggio famiglie senza tetto – aggiunge Ceccarelli –. Un viavai di famiglie in condizioni pietose". Annuisce un socio "vecchio" del centro Sub Alto Tirreno, che lì ha la sede con il Circolo della vela: "Da 40 anni chiediamo di ristrutturare questo stabile ma non abbiamo mai ottenuto l’ok da parte del Comune. Avevamo fatto anche una colletta per poter fare dei lavori di miglioria ma non ci è stato concesso". Terrazzi con mattoni che cadono sostenuti da reti, finestre spaccate, serrature assenti: un degrado indescrivibile. "La struttura cade a pezzi – conclude Ceccarelli –. E non è certo una novità perchè da anni è in questa situazione. Forse ci saranno in programma grandi progetti, non sappiamo. Benvengano le grandi soluzioni ma al momento servono interventi urgenti di messa in sicurezza, a tutela della pubblica incolumità, sia per i passaggi sotto il ponte (che rischia di crollare) sia per la struttura lato mare frequentata dai corsisti della vela".